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Per Lipu, Adiconsum, Wwf e Italia Nostra non ci sono dubbi: il progetto della San Quirico Solar Power di Bolzano per la realizzazione di un impianto ibrido solare termodinamico e biomasse nelle campagne tra Monte Arci e Oristano non può essere autorizzato.
Il progetto, spiegano i responsabili regionali delle quattro associazioni ambientaliste e di difesa dei consumatori, è incompatibile con l'ambiente nel quale lo si vuole inserire e la procedura in atto di Valutazione dell'impatto ambientale deve concludersi con un giudizio negativo.
A sostegno di questa tesi, le quattro associazioni hanno inviato al Savi della Regione una lunga serie di osservazioni contenute in un documento unitario di 28 pagine. In particolare, il documento osserva che l'area destinata a ospitare l'impianto è classificata come terreno agricolo e che non può quindi ospitare l'impianto proposto, che per dimensioni e natura ha caratteristiche prettamente industriali, senza una variante urbanistica approvata dal Consiglio comunale.
Ed in ogni caso, secondo le norme nazionali e regionali, progetti di queste dimensioni possono essere realizzati solo in aree già compromesse, per esempio aree industriali dismesse, e non in territori ad alta vocazione ambientale e agricola come quelli prescelti, dove alla fine dei conti i danni sarebbero decisamente superiori ai benefici.
Con il rischio molto concreto, spiega il documento, che i danni ambientali finiscano per gravare sulla comunità locale, mentre il sistema degli incentivi consente comunque alla società proponente di non preoccuparsi degli alti e non competitivi costi di produzione.