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Protesta di un gruppo di studenti oristanesi contro la "buona scuola" del Governo Renzi, questa mattina all'incontro con la presidente della Camera Laura Boldrini. Appena arrivata nella palestra dove sono riuniti tutti i ragazzi del Liceo Classico "De Castro", un gruppo si è alzato in piedi, nel fondo della sala, mostrando la maglietta gialla con la scritta "No alla buona scuola". 

"Gli insegnanti sono un presidio di legalità e fanno il loro lavoro con poche risorse: un Paese che vuole essere all'avanguardia deve investire di più nella scuola, nella formazione e nella ricerca". Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, prendendo la parola nell'affollata palestra del liceo "De Castro" ad Oristano, durante l'incontro con gli studenti.

Non facendo alcun riferimento alla protesta contro la "Buona Scuola", la presidente ha sottolineato come "in tempo di crisi sia grave non investire sulla formazione. Per uscire dal tunnel – ha spiegato – si deve imboccare la strada della ricerca e dell'innovazione. Da parte mia – ha aggiunto – voglio esprimere una grande riconoscenza a tutti gli insegnanti che svolgono il proprio lavoro con passione".

"Nella democrazia non basta andare a votare ogni cinque anni, per essere buoni cittadini occorre dedicare qualcosa al bene del nostro Paese. Essere buoni cittadini significa dare una parte di noi per il futuro del nostro Paese", ha spiegato Laura Boldrini nella palestra del liceo "De Castro" citando la celebre frase di John Fitzgerald Kennedy: "Non chiederti quello che il tuo Paese può fare per te, ma quello che tu puoi fare per il tuo Paese".

"Chiedere un giudizio su un provvedimento all'attenzione del Parlamento, mette la presidente della Camera nelle condizioni di dire che non lo può fare: il governo è l'esecutivo, io da presidente della Camera non faccio parte dell'esecutivo e dunque svolgo un ruolo superpartes". E' la risposta di Laura Boldrini alla domanda degli studenti del liceo 'De Castro' di Oristano sulla "Buona scuola" e il Jobs act, che secondo i ragazzi "mettono in discussione l'uguaglianza e i diritti di cittadinanza". "Vi deludo ma per me il discorso deve essere più generale", ha chiarito la terza carica dello Stato.

"Mi auguro più flessibilità a livello europeo e un cambio di rotta altrimenti avremo difficoltà a dare un futuro ai nostri giovani: siamo legati al destino dell'Europa. Non ho visto una grande mobilitazione a favore della Grecia, che è la patria della nostra cultura, ed è molto complicato vedere oggi un solo capro espiatorio – ha aggiunto la presidente della Camera – La buona politica deve mediare tra il pareggio di bilancio e l'impatto sociale di quelle misure di austerità e dovrebbe evitare di dare sofferenze ai cittadini".

"Non tutti i politici sono uguali: ci sono persone che hanno tradito la fiducia e quindi non li votate più. La vostra responsabilità c'è tutta". Lo ha detto la presidente della Camera durante uno scambio di battute con un studente del liceo classico De Castro di Oristano che aveva criticato l'immunità parlamentare. "Se considerate che ogni rappresentate del popolo sia un lestofante, vi farete del male da soli – ha spiegato – Se la politica è in crisi è perchè la società è in crisi. La politica non è altro che è lo specchio della società. Non è che uno si ammala di un virus quando entra a Montecitorio, se uno era onesto prima rimane onesto anche dentro il Parlamento".