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Buoncammino apre le porte al pubblico. A soli quattro mesi dalla sua chiusura col trasferimento dei detenuti a Uta, il Fai, Fondo ambiente italiano, ha organizzato per oggi e domani visite guidate all'interno dell'ex casa circondariale, presa d'assalto già dalla tarda mattinata da centinaia di visitatori. "Un evento storico e straordinario per la città – ha commentato la presidente del Fai regionale, Maria Antonietta Mongiu – Buoncammino non è solo un luogo che é stato di sofferenza, ma una delle strutture di maggior pregio dal punto di vista architettonico e sorge in uno dei luoghi più panoramici di Cagliari".

L'apertura, prevista per le 15, é stata anticipata alle 13, complici il forte afflusso e una pioggerellina fastidiosa. Quella di Buoncammino è la tappa cagliaritana delle Giornate Fai di Primavera, la campagna in difesa dei beni culturali giunta alla 23/a edizione. "Oggi fino alle 20 e domani dalle 10 alle 20 i visitatori potranno ripercorrere a gruppi, accompagnati dai volontari e ciceroni di ogni età, il percorso dei detenuti, dal loro ingresso all'immatricolazione alla visita medica, in un itinerario fino alle celle oggi deserte che hanno ospitato, tra gli altri, Emilio Lussu", ha spiegato ancora Mongiu.

Al taglio del nastro stamattina erano presenti il governatore Francesco Pigliaru, il sindaco Massimo Zedda, il provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria Gianfranco De Gesu, il neo rettore dell'Università di Cagliari Maria Del Zompo, alla sua prima uscita pubblica dopo l'elezione di ieri sera alla guida dell'Ateneo, e Gianfranco Pala, l'ultimo direttore di Buoncammino e attuale direttore di Uta. "Tutti d'accordo sul fatto che si debba scongiurare il pericolo del degrado e la struttura debba essere aperta e resa fruibile dalla collettività", ha aggiunto Maria Antonietta Mongiu".

"Questo luogo è rimasto chiuso per oltre cento anni, l'apertura di oggi è straordinaria per tante ragioni – ha commentato il presidente Pigliaru – È soprattutto la grande occasione per pensare un progetto che conservi la memoria di quello che è stato ma lo restituisca alla comunità: ed è difficile pensare al futuro di questa struttura senza un ruolo cruciale dell'Università, che ha enorme bisogno di spazi per crescere e diventare ancora più importante". E sulla futura destinazione dell'ex carcere il governatore non ha dubbi. Il confronto, ha spiegato, "non può avvenire tra pochi, dentro stanze chiuse. Per questo la Regione vuole favorire un dibattito che sia aperto a tutti e dia vita a una progettazione partecipata del futuro di Buoncammino: entro breve tempo metteremo on line una piattaforma web che metta al lavoro l'intelligenza collettiva per una struttura così cruciale".

Altrettanto chiaro l'ex governatore Ugo Cappellacci. "Il bene deve passare nelle mani della Regione e deve essere uno spazio restituito alla città e reso fruibile per tutti e non per pochi eletti che già stanno pregustando l'idea di un ufficio con vista panoramica sul capoluogo. Buoncammino – ha sottolineato l'esponente di Fi – deve essere uno spazio culturale, turistico e portare benefici ad una città che deve riscoprire il proprio ruolo da protagonista sullo scenario nazionale ed internazionale".