cemento-sulle-coste-pigliaru-minaccia-dimissioni-e-oggi-norma-and-ldquo-sterilizzata-and-rdquo

La scivolata della maggioranza sul voto segreto fa infuriare il governatore Francesco Pigliaru che avverte gli alleati: volete tornare alle urne? Lo scontro si è consumato nel vertice del centrosinistra convocato subito dopo il via libera dell'Aula, del tutto inaspettato, agli incrementi volumetrici nelle zone turistiche.
Alla fine, la spaccatura che ha coinvolto almeno sette esponenti della maggioranza è stata valutata come un incidente di percorso sul quale occorre però metterci subito una pezza.
L'ipotesi più probabile è quella di "sterilizzare" la norma rendendola inapplicabile o, attraverso un emendamento, azzerare i possibili ampliamenti.
Probabile conseguenza del voto segreto anche il ritiro dell'emendamento della maggioranza che avrebbe consentito incrementi volumetrici fino ad un massimo del 45% con imponenti interventi di efficientamento energetico. La proposta di modifica è stata fatta propria dall'opposizione.
Si apprendono, intanto, le specifiche degli incrementi approvati per le zone agricole: vanno da minino del 20% nei comuni costieri con Puc non adeguato al Ppr e del 30% per i comuni dell'interno o quelli costieri che hanno adeguato Puc-Ppr. 

"Norma sterilizzata". Via libera agli incrementi volumetrici di edifici esistenti nei centri storici, nelle zone residenziali e di espansione, nelle zone industriali, artigianali e commerciali, nelle aree destinate ai servizi e nelle zone agricole. Lo prevede il novellato articolo 19 della Legge casa così come modificato ieri, a tarda sera, da un emendamento sostitutivo totale della Giunta regionale che ha riscritto in toto la norma che rappresenta il "cuore" della legge all'esame del Consiglio regionale.
Nei Centri storici, zona urbanistica A, l'incremento volumetrico del 20%, fino ad un massimo di 70 metri cubi, è consentito solo per quegli edifici che non sono tipici o storici e non in contrasto con i caratteri architettonici e tipologici del contesto e se è stato approvato un Piano particolareggiato adeguato al Piano paesaggistico regionale (Ppr).
Nelle zone Residenziali e di Espansione edilizia (B e C) si potranno realizzare opere per un massimo del 20% (fino a 90 metri cubi, cioè oltre 33 metri quadrati) nei comuni costieri, che non hanno adeguato il Piano urbanistico comunale (Puc) al Ppr, cioè la maggior parte dei comuni dell'Isola, compreso Cagliari che però ha già siglato il protocollo con la Regione.
Si potrà arrivare, invece, ad un massimo del 30% (fino a 120 metri cubi, cioè 45 mq) nei 12 comuni che hanno adeguato il Puc al Ppr (solo cinque quelli costieri al 100%, cioè Arborea, Magomadas, Nurachi, Posada e Siniscola) e nei comuni non costieri. Per queste tre fattispecie è previsto un ulteriore incremento del 5% se l'intervento comprende opere di efficientamento energetico, di realizzazione di tetti verdi e giardini verticali o per interventi di riutilizzo delle acqua meteoriche e delle acque reflue.
Inoltre, non cumulabile con gli incrementi previsti nelle zone A, B e C, potranno essere realizzati spazi destinati ad abitazione principale dei disabili per massimo 120 metri cubi.
Nelle zone a destinazione Industriale e artigianale (D) si potranno incrementare i capannoni e altre strutture strettamente connesse con l'attività produttiva (non quindi abitazioni o parti commerciali) per un massimo del 25% del volume esistente.
Nella stessa zona D, ma a destinazione commerciale, l'incremento possibile viene limitato al 20% per un massimo di 400 metri cubi. Per entrambe le tipologie nei fabbricati residenziali esistenti adibiti come prima casa del titolare dell'impresa o del custode si potranno effettuare incrementi volumetrici come previsto per le zone residenziali (dal 20% al 30%).
Nelle zone agricole E si potranno fare ampliamenti volumetrici come quelli previsti per le zone residenziali e di completamento (B e C), oltre la fascia di un chilometro dalla linea di battigia (300 metri per le isole minori), per gli edifici già realizzati al 31 dicembre 2014. 

All'interno dei centri matrice (cioè quella parte dell'insediamento urbano originaria che dalla prima formazione si è poi sviluppata per fasi successive), in assenza del Piano particolareggiato adeguato al Piano paesaggistico regionale, sarà possibile la ristrutturazione edilizia di tipo conservativo, oltre agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia interna.
La ristrutturazione di tipo conservativo è quella che mantiene immutati alcuni elementi strutturali qualificanti (come le travi di legno sul soffitto) con possibili integrazioni funzionali e strutturali, ma senza incrementi di superficie, volume e variazioni di sagoma così come storicamente esistente. 

Maggioranza ricompattata. La maggioranza di centrosinistra, dopo l'incidente di ieri sul voto segreto che ha introdotto le zone turistiche tra quelle potenzialmente interessate a nuove colate di cemento, si è ricompattata vanificando di fatto gli ampliamenti. E' passata quindi la linea del presidente della Regione Francesco Pigliaru e di una parte della coalizione: non sarà possibile alcun incremento volumetrico nelle case in zone turistiche se non quelli già previsti per garantire la fruibilità degli spazi ai disabili, cioè ampliamenti fino a 129 metri cubi.
Dopo la sfuriata del governatore, è arrivata così la sterilizzazione della norma che ipotizzava ampliamenti per alberghi e case vacanza. a Tarda notte, infatti, è stato bocciato un emendamento presentato da una parte del Pd che apriva a questa strada.
Oggi la maggioranza è chiamata ad un'altra prova sulla norma che consentirà agli hotel, anche in zona F ma al di fuori della fascia dei 300 metri dal mare, di ristrutturare ampliando i servizi (Spa e centri benessere). 

No agli incrementi volumetrici per gli alberghi sul mare (entro i 300 metri dalla battigia) purchè situati fuori dalle città. Sì invece a tutti gli altri hotel dislocati nelle varie zone edilizie, fatta eccezione per le strutture nei centri storici lontani dal mare. Lo prevede una norma, la numero 20, della legge casa approvata in Aula con i soli voti della maggioranza di centrosinistra.
Dove sono previsti gli ampliamenti si parla al massimo del 25% di nuovo cemento ma senza aumento dei posti letto. Inoltre il 30% dell'incremento potrà essere usato per l'adeguamento delle camere d'albergo agli standar internazionali.
Al di fuori dei 300 metri dal mare gli ampliamenti riguardano le zone residenziali (B e C), le zone turistiche (F) e quelle destinate ai servizi (G). Tutti gli interventi contenuti nella norma potranno però essere avviati solo dopo che la Giunta regionale approverà, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge casa, gli indirizzi applicativi per attuare gli ampliamenti.
Potranno usufruire delle nuove regionale anche le strutture turistico-ricettive che hanno già usufruito degli incrementi con la legge urbanistica del 1989, ma fino al raggiungimento del 25% del volume originario. Arrivano infine delle semplificazioni: soppresso l'aggravio della procedura con l'eliminazione della presentazione del piano d'impresa per "giustificare" l'incremento volumetrico. 

Sardegna Vera. "Inizia a prendere forma il nostro piano casa con misure a favore dei più deboli. Nelle zone F (turistiche) sarà infatti consentito un incremento volumetrico alle sole persone con disabilità". Lo rileva il capogruppo di Sardegna Vera in Consiglio regionale, Efisio Arbau.
"Un'eccezione alla regola che certifica le buone intenzioni di una maggioranza che pensa all'edilizia come strumento a servizio della comunità – precisa Arbau -. La prossima settimana l'opera sarà completata con misure a favore delle giovani coppie".