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Non c'è tregua nemmeno sotto Pasqua. I sindacati rinnovano la richiesta: la Soprintendente del Teatro Lirico di Cagliari, Angela Spocci, deve andare via. "E' assolutamente necessario – scrivono in un comunicato Slc-Cgil, Uilcom-Uil, Fials-Cisal, Libersind-Conf, Snater Css – che il Consiglio di Indirizzo si assuma le proprie responsabilità richiedendo all'autorità statale competente la revoca della Sovrintendente senza indugiare ulteriormente". Non ci sono alternative, secondo i rappresentanti dei lavoratori.

La paura, scrivono, è che si producano "criticità finanziarie che avranno inevitabili conseguenze negative sulle future capacità produttive della Fondazione e sull'occupazione della Regione Sardegna". A preoccupare i sindacati anche i dati sulle presenze in teatro. "La vendita degli abbonamenti, rispetto allo stesso periodo del 2014, presenta un calo di oltre il 35%. Mantenendo tale percentuale gli introiti da botteghino per l'annualità 2015 saranno inferiori di circa 800.000. Conseguentemente il finanziamento statale 2016 subirà una drastica riduzione a causa della scarsa quantità e qualità delle produzioni; inoltre il numero di presenze degli spettatori è in calo verticale".

Quanto al confronto con gli altri teatri, "le altre 13 fondazioni lirico-sinfoniche – spiegano i sindacati – stanno producendo a pieno regime. Propongono al loro pubblico dai 10 ai 20 titoli tra opera e balletto, stagioni sinfoniche di alto profilo, rassegne di musica da camera strumentale e corale, progetti educativi in collaborazione con le scuole di ogni genere e grado e stanno già pianificando stagioni prossime venture".