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Chiusa ieri la campagna elettorale, oggi è il giorno del silenzio in attesa dell'apertura delle urne per le amministrative. Seggi aperti domani a partire dalle 7 e fino alle 23 per il rinnovo di 167 Comuni dell'Isola. Gli eventuali ballottaggi saranno in programma il 14 giugno.
Oltre 500 mila i sardi chiamati al voto in queste elezioni amministrative che in Sardegna vede quattro centri con una popolazione superiore ai 15 mila abitanti: Quartu, Sestu, Porto Torres e Nuoro. Due i Comuni dove non è stata presentata alcuna lista: Anela, in provincia di Sassari, e Austis, in provincia di Nuoro.
Le sfide elettorali registrano spaccature sia a sinistra sia a destra. Forza Italia diviso a Quartu, dove tra gli otto candidati sindaco in corsa c'è il primo cittadino uscente Mauro Contini, sostenuto da Fi, Fratelli d'Italia, Noi con Salvini, Destra sociale, Psd'Az e una lista civica, ma anche un candidato non ufficialmente forzista, Tonio Pani, sostenuto però dal consigliere regionale di Fi Stefano Tunis. La coalizione di centrosinistra che ha vinto le regionali nel 2014 è invece compatta sul nome di Stefano Delunas. (Pd, Verdi, Rossomori-Sardegna Pulita, Sardegna Vera, Sinistra Sarda e due liste civiche).
A Nuoro a dividersi è il centrosinistra: Alessandro Bianchi sindaco uscente, se la dovrà vedere con Andrea Soddu, mentre il centrodestra schiera Basilio Brodu. Spaccature nel centrosinistra anche a Porto Torres: Luciano Mura non è sostenuto da Sardegna Vera, che con il Psd'Az e altre due liste civiche punta su Costantino Ligas.
A Sestu su cinque candidati a sindaco, quattro sono donne.
Mentre il Movimento 5 Stelle si presenta in tutti i capoluoghi e nelle grandi città: Tempio, Sanluri, Quartu, Nuoro, Porto Torres e Sestu. Ma anche in piccoli centri come a La Maddalena.