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"Ecco il 'dono' di Renzi alla Sardegna". Così il coordinatore regionale di Forza Italia, Ugo Cappellacci, commenta l'imminente sbarco di 900 migranti nell'isola.
"Il premier scarica sulla nostra isola la sua incapacità di farsi valere sul piano internazionale – prosegue Cappellacci – e soprattutto nei confronti dell'Unione Europea. La sua ammirazione verso la nostra isola, ostentata durante il viaggio in Gallura, non era altro che lo sguardo di chi compie un sopralluogo per preparare nuovi sbarchi. Altro che un miliardo per l'isola: dal Governo non arriva nessuna risposta e si accorge di noi solo quando deve scaricare gli effetti della sua incapacità. L'impressione è che il Governo abbia scelto la nostra isola come base per il flusso dei migranti in arrivo dal Mediterraneo. Tutto questo avviene con una Giunta che o diserta gli incontri con le Regioni o si appiattisce sulla linea Renzi.
Forza Italia ha già proposto da tempo una mozione affinché la questione sia discussa con urgenza in Consiglio. Pigliaru – conclude l'esponente di Fi – la smetta di scappare davanti alla responsabilità e alzi la voce nei confronti del Governo".
Sul caso interviene anche il vice capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Alessandra Zedda, che tuona: "No ad una Sardegna come nuova Lampedusa".
"Da mesi abbiamo lanciato l'allarme, presentato interrogazioni, promosso appelli ad una Giunta regionale assente o silente agli incontri romani in cui vengono prese le decisioni – afferma Zedda – ma ora ci troviamo di fronte all'evidenza di un Governo che ha scelto la nostra isola come nuova Lampedusa.
Tutto questo accade in maniera strisciante e soprattutto lasciando i sindaci, le comunità e le forze dell'ordine a fronteggiare il frutto della distrazione colpevole dell'Unione Europea e uno Stato che scarica ogni problema sull'isola. Forza Italia chiede al presidente della Regione di venire subito in Consiglio regionale a riferire e a rompere un silenzio assordante e complice, consumato sulla pelle dei sardi". 

Fdi. "Renzi arriva nell'isola.
Promette un miliardo per la Sardegna a settembre, ma intanto ci manda subito 900 immigrati da sostenere". Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d'Italia-An, è molto critico sul trasferimento a Cagliari di 880 immigrati che il Governo ha deciso di dirottare in Sardegna.
"Le condizioni di dura e perdurante crisi economica che schiacciano l'Isola – continua – non ci permettono di accettare questa nuova invasione. Ed è assurdo che tutto avvenga nel silenzio succube del Governatore Pigliaru". Secondo l'esponente di FdI, "il lassismo, mascherato da buonismo, della Regione sta portando Roma a considerare la Sardegna una possibile base in cui portare gli immigrati, il cui flusso sarà sempre maggiore negli anni a venire. Una sorta di confino, la nuova Lampedusa, in cui questi disperati siano mantenuti, isolati e non creino problemi al resto del Paese o dell'Europa che ha già detto più volte di non volerli".
Per Truzzu, "l'ennesimo fallimento delle politiche Ue e italiane sulla gestione dell'immigrazione rischia di aggravare la crisi, economica prima e sociale poi, dell'Isola. Come possono i nostri Comuni gestire un flusso di persone così consistente e che si preannuncia essere solo all'inizio?", si chiede. "Cagliari e ancor più gli altri piccoli centri non hanno le risorse, visti i continui tagli ai finanziamenti, neanche per aiutare i tanti sardi in difficoltà. Gli amministratori locali, lasciati soli e senza mezzi, non possono sobbarcarsi altri gravosi oneri".
Il problema è anche sociale, secondo Salvatore Deidda, coordinatore regionale di Fdi-An. "Non teniamo più il conto dei problemi di ordine pubblico e di disagio ai cittadini che questa situazione sta creando nelle varie località in cui risiede e opera gran parte degli immigrati", spiega. "Vogliamo, infatti, ricordare, che non tutti riceveranno lo status di rifugiato politico, dopo le opportune verifiche, ma nonostante questo, resteranno nel territorio sardo come clandestini. Cosa faranno altri 400 disperati nella provincia di Cagliari? I parcheggiatori abusivi, i venditori di merce contraffatta o cos'altro?" "La soluzione è aiutare queste persone nei propri Paesi, da un lato, e impedire loro la partenza, dall'altro", concordano i due esponenti del movimento di Giorgia Meloni.