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Si è presentato al presidio in via Roma con una maglietta rossa con la scritta "Al mio segnale scatenate l'inferno". Salvatore Usala, segretario del comitato 16 novembre e leader delle lotte per i malati di Sla e di tutti i disabili gravi, promette battaglia: sciopero della fame e della sete completo dopo quello a metà dei giorni scorsi.
E solo nove ore di autonomia per le batterie del respiratore: dopo ha dato di disposizione di non efferate la ricarica. Primo obiettivo: incontrare il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l'assessore alla Sanità Luigi Arru. Per sottoporre loro un elenco di "cose da fare" al più presto.
L'elenco comincia con la richiesta di approvazione immediata del bando formativo per i caregiver, coloro che prestano assistenza. E poi si punta a una delibera urgente di proroga al 31 dicembre della legge 162 per il sostegno ai disabili con nuovo bando per consentire ai comuni di avviare i nuovi accessi entro luglio. E poi i fondi: le richieste riguardano sia una delibera immediata per stanziare 4,6 milioni di fondi nazionali per integrare i progetti della 162. Sia un emendamento al bilancio con trasferimento di 10 milioni dalla sanità al progetto Ritornare a casa. Tutto questo per adeguare – chiede Usala – lo stanziamento ai bisogni reali. E cioè a quanto è stato speso nel 2014.
Insieme al segretario del comitato ci sono altri malati di Sla e tutte le associazioni e i movimenti da sempre al fianco di Usala. In via Roma la protesta continua con striscioni e bandiere: partecipanti pronti ad andare avanti ad oltranza.