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"I Consigli comunali sardi si ribellino e chiudano le porte a qualsiasi nuovo arrivo di immigrati sul proprio territorio". Questo in sintesi l'appello rivolto dal vicepresidente della Commissione Sanità e servizi sociali del Consiglio regionale, Marcello Orrù (Psd'Az), a tutti i Comuni dell'Isola con l'invito a seguire l'esempio del Consiglio comunale di Suni (un paese di poco più di mille abitanti in provincia di Oristano) che ieri sera, nonostante la giornata festiva di domenica, si è riunito per dire un secco no all'arrivo e all'accoglienza nel paese di migranti.

"Non accettiamo imposizioni", ha detto il sindaco Placido Cherchi minacciando le dimissioni sue e di tutta la Giunta in caso di arrivi che al momento non sarebbero previsti ma che potrebbero scattare in qualsiasi momento visto che l'associazione Others di Alghero avrebbe accreditato per l'accoglienza dei migranti una palazzina con sei appartamenti nel cuore del paese.

"La Sardegna non può accogliere altri clandestini", ha dichiarato dal suo canto il consigliere regionale Orrù, invitando i sindaci sardi a dire "no al vergognoso scaricabarile sulle spalle dei Comuni e dei cittadini e a chiudere le porte. Sono convinto che allora le prefetture e il ministro Alfano saranno costretti a rivedere la politica arrogante e fallimentare che ha trasformato la nostra terra in un ghetto al centro del Mediterraneo".