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Chiusa la prima fase di confronto sulla manovra finanziaria per il 2017. "Prima di portarla in Giunta per l'approvazione, però, l'assessore regionale della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, ha voluto condividerla con le forze politiche, sindacali e datoriali e con gli enti locali – ha sottolineato la regione in una nota – invertendo il percorso rispetto agli anni passati. Due giorni di serrato lavoro scanditi dall'incontro con i partiti della maggioranza in Consiglio e dal confronto per una intera giornata con Anci e Cal, sindacati, imprenditori".

"Mettiamo la Finanziaria a disposizione del contributo e dei suggerimenti di tutti prima di approvarla perché la Finanziaria è di tutti, non della Giunta o dell'assessore al Bilancio – dice Paci – in questi due giorni intensi l'ho detto molto chiaramente: decidiamo insieme le priorità e uniamo le forze per garantire i migliori investimenti possibili. Siamo aperti al contributo di tutti, la prossima settimana faremo altri incontri in modo da arrivare all'approvazione in Giunta con una Finanziaria condivisa e arricchita dall'apporto e dalle segnalazioni di chi come noi vuole intervenire nel modo più utile per la Sardegna".

La nuova Finanziaria ha 6,1 miliardi di euro di entrate proprie (le compartecipazioni), 50 milioni in più del 2016 e almeno 300 del 2015. A questa cifra vanno aggiunti i finanziamenti europei e nazionali spendibili nel 2017, ancora da definire con precisione: presumibilmente, però, l'ammontare complessivo sarà intorno ai 7,5 miliardi. "Nessun aumento delle tasse, ancora l'Irap più bassa d'Italia e l'azzeramento per i primi cinque anni, niente ticket sui farmaci: scelte non facili – ha sottolineato – che la Giunta ha fatto per non appesantire la pressione fiscale sui sardi ma che richiedono una sorta di 'compensazione' che passa dalla trattativa con lo Stato". "Ci sono trattative con Roma prima di tutto su due fronti: gli accantonamenti, che dobbiamo pagare ma che vanno ridotti, e il diritto per la Sardegna ad accedere al fondo nazionale per i farmaci innovativi. Si tratta del riconoscimento di pari diritti ai nostri cittadini – precisa Paci -.

La Consulta ha più volte ribadito con le sue sentenze che anche le Regioni a statuto speciale devono pagare gli accantonamenti, ma la legge dice anche che se subentrano nuove spese bisogna rivedere gli importi: e le nuove spese noi le abbiamo, dobbiamo far fronte all'acquisto dei farmaci innovativi e agli extraLea, quindi la somma di 680 mln va ridotta. Anche i sardi devono avere accesso al fondo nazionale per i farmaci innovativi, è una battaglia che porteremo fino in fondo con lo Stato a tutela dei sardi". Nella Finanziaria 2017 vengono confermati tutti gli impegni di spesa dell'anno precedente, dal Fondo unico per gli enti locali ai finanziamenti a favore della ricerca, Università, Cultura e Lavoro, ma sono previste anche nuove spese per lsu e in utilizzo, per sistemare Zir e Consorzi di bonifica, per cantieri verdi e precari delle Province e per garantire copertura al Reis, il reddito di inclusione sociale. "Siamo consapevoli – ha concluso Paci – che le priorità assolute sono il lavoro e il sociale. Su questo i sardi ci chiedono risposte, e noi garantiamo il massimo impegno per raggiungere in tempi rapidi il miglior risultato possibile".