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L'archeologia sarda punta all'Europa e alla rete museale dei centri che ospitano le statue-stele. Con questo obiettivo l'editore Carlo Delfino ha allestito la delegazione per "TourismA – Salone internazionale dell'archeologia", in programma a Firenze dal 17 a 19 febbraio. L'idea è una rete museale del Mediterraneo composta dai centri caratterizzati dalla presenza di statue-stele nel proprio territorio.

La Sardegna è in prima linea grazie all'impulso dell'editore sassarese che, nei giorni scorsi, a Pontremoli ha favorito e suggellato il gemellaggio del museo locale con quelli di Laconi, Trento, Aosta e La Spezia, per lavorare in rete e promuovere le singolari testimonianze archeologiche. La Sardegna entrerebbe nel circuito museale internazionale di cui fanno parte Spagna, Francia, Svizzera e Romania.

Le statue-stele, riconducibili al terzo millennio avanti Cristo, sono considerate le primi sculture antropomorfe. In Sardegna si trovano a Laconi, Villa Sant'Antonio, Allai, Samugheo, Isili, Nurallao e Perfugas. A rappresentare la Sardegna a Firenze saranno il Consorzio turistico Sa Perda 'e Iddocca di Laconi, Fondazione Meta di Alghero, Società Irei di Villagrande Strisaili, comuni di Perfugas e Irgoli. Il Salone dell'Archeologia è il più importante evento europeo per la promozione culturale e turistica. L'hanno scorso ha fatto registrare oltre 10mila visitatori.