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"Nonostante gli appelli e le pubbliche denunce, i lavori di ampliamento ed adeguamento dell'ufficio immigrazione sono fermi per problemi burocratici non dipendenti dalla Questura. Era fondamentale che avvenissero nel periodo invernale, quando le attività legate agli stranieri sono certamente meno frenetiche. Invece rischiamo che il tutto avvenga d'estate, proprio ciò che volevamo evitare per non creare ulteriori disagi ai colleghi, già costretti a lavorare in condizioni precarie" – Lo afferma Luca Agati, segretario del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia).
"L'archivio scoppia con fascicoli in terra per sfruttare tutto lo spazio possibile, lo sportello non garantisce standard di efficienza per esiguità di spazi, costringendo i colleghi a ricevere gli stranieri ad una finestra sfruttata come sportello, con anche i muri ammuffiti. L'ufficio poi rimane incardinato all'interno di una struttura dove ci sono realtà operative come le Volanti, artificieri, tiratori scelti, senza le dovute divisioni di sicurezza dato il con un flusso continuo di persone – prossegue il segretario Agati – la visita è proseguita anche al Commissariato di Quartu Sant'Elena, altra struttura non idonea ad ospitare un ufficio di Polizia. Spazi angusti, uffici che ricevono il pubblico che non garantiscono alcuna privacy. Anche qui il progetto di uno spostamento in un locale più idoneo esiste ma la burocrazia rallenta, se non blocca, le pratiche". 
"Aggiungiamo poi la scarsità di personale che non permette più di garantire auto sul territorio, una lenta agonia che sta portando il commissariato di Quartu ad una morte già scritta – conclude il portavoce del Sap – è apprezzabile l'interessamento politico di Fratelli D'Italia, autorevole portavoce alle istituzioni della grave situazione esistente. Sono troppe le orecchie e gli occhi che preferiscono non sentire e vedere, i poliziotti meritano di più".