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Prosegue il lavoro dell’Assessorato ai Beni Culturali per una strutturazione sempre più consolidata del patrimonio storico-artistico e archeologico del territorio quartese e quindi una compiuta valorizzazione dello stesso. Negli uffici del Palazzo Municipale si è aperto oggi un dialogo costruttivo con la Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano affinché si trovino le soluzioni migliori e Quartu possa offrirsi e mostrarsi in tutte le sue potenzialità a cittadini e vacanzieri.

Messo a punto il piano per la nascita del primo Polo Museale, che prevede la messa a sistema dei siti dell’Ex Convento dei Cappuccini, Sa Dom’e Farra e il complesso archeologico del Nuraghe Diana, con le Batterie Faldi nel promontorio antistante, l’Assessorato intende dare lustro anche alle altre peculiarità archeologiche del territorio.

L’incontro di oggi con la Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano, alla presenza della dottoressa Gianfranca Salis, Coordinatore dell’area funzionale del patrimonio archeologico, è stato utile per parlare della Villa Romana, sita in località Sant’Andrea, e aprire un dialogo volto a individuare le soluzioni migliori per lo sfruttamento del bene.

L’area in questione, che si estende per circa 500 mq, ha grande rilevanza dal punto di vista archeologico. La Sardegna infatti non presenta testimonianze imponenti della vita signorile di età romana, sebbene si tratti di un periodo storico molto importante per l’Isola. La struttura di Sant’Andrea è quindi quasi un unicum nel panorama sardo. È ancora più preoccupante quindi che i suoi ambienti siano compromessi dall’azione continua del mare.

All’incontro di oggi ha pertanto fatto seguito un sopralluogo per verificare lo stato dell’arte della Villa stessa e il lavoro dell’impresa incaricata, che si prevede porti a termine l’intervento entro la prossima primavera. Dopo di che l’Amministrazione intende aprire il sito per la fruizione, prima possibile.

“Le ultime mareggiate hanno creato ancora qualche smottamento. È la conferma che il promontorio è molto esposto e pertanto la protezione del bene culturale abbisogna anche dell’apporto di enti sovraordinati, interessati dal fenomeno dell’erosione costiera – spiega l’Assessora ai Beni Culturali Lucia Baire -. Il tavolo aperto oggi con la Sovrintendenza Archeologica segna l’inizio di un percorso mirato alla valorizzazione dell’immenso patrimonio archeologico della città”.

“Secondo la nostra idea di città, le politiche culturali rappresentano un elemento determinante per lo sviluppo complessivo del territorio, non solo a fini turistici ma anche per una valorizzazione della nostra identità – aggiunge il Sindaco Stefano Delunas -. Il Polo Museale è il primo tassello di un programma che darà slancio a tutti beni culturali quartesi, tra i quali spicca anche la Villa Romana”.