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“Qual è il ruolo delle armi nella nostra economia? Quali le conseguenze del loro utilizzo? Come influenzano le nostre scelte e quali sono nostre responsabilità?”. Se lo chiedono i ragazzi della Scuola di partecipazione politica 'Domenico Mangano', che approfondiranno questi temi anche grazie al contributo del giornalista Carlo Cefaloni, redattore della rivista 'Città Nuova', nell'incontro intitolato “I Nodi della Guerra – Riconvertiamo l'economia che uccide”. Lo scopo della lezione è quello di porre alcuni interessanti spunti di riflessione sul ruolo delle armi nell'economia italiana e su quali possano essere le scelte e responsabilità in merito dei cittadini. 
 
“Abbiamo invitato il giornalista Cefaloni – commenta Claudio Chessa – perché ci sembrava giusto approfondire un tema importante sulle responsabilità che ha l'Italia, e quindi anche noi cittadini italiani, in materia di conflitti e vendita di armi. Non dimentichiamoci che nel nostro Paese violiamo la legge185/90, quella che vieta l'esportazione di armi in Paesi in guerra. Sul tema ci piacerebbe ricevere delle risposte dalla classe politica. Non vogliamo però farlo in maniera banale, sappiamo benissimo che nell'industria di armi ci lavorano famiglie italiane. Il nostro obiettivo è quello di aprire un dibattito costruttivo”.
 
“Questa è la nostra seconda lezione – spiega Fabio Carta – e data l'importanza del tema abbiamo deciso di dar la possibilità a tutti di partecipare. L'obiettivo è quello di far diventare queste conferenze uno strumento di formazione per le comunità e per la società civile”.
 
La Scuola di Partecipazione Politica 'Domenico Mangano' è attiva a Cagliari dal 2010 e si rivolge ai ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Fa parte di una rete internazionale di scuole di partecipazione del Movimento Politico per l’Unità, attive in diversi continenti, una quindicina nel territorio italiano.
 
“Le scuole di partecipazione politica – continua Carta – per loro natura non vogliono essere di parte, ma costituiscono uno spazio aperto di ascolto reciproco e collaborazione, nel rispetto delle diverse convinzioni e appartenenze politiche, con l’obiettivo di formare all’impegno politico e maturare idee e soluzioni condivise a favore della città”. “Il filo che lega gli argomenti – conclude ancora Claudio Chessa – è la categoria politica della fraternità universale, che diventa chiave di interpretazione dei fatti sociali e criterio di intervento per la costruzione del bene comune”.
 
Appuntamento quindi Venerdì 3 marzo dalle ore 17:30  nei locali dell'Aula Magna di Ingegneria, Cagliari.
 
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