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Una vita a tutto volume dietro mixer e consolle, tra luci, colori e effetti psichedelici. Carlo Oliva, dj e musicista di Carbonia, autore e interprete del successo europeo “I’m in love”, con lo pseudonimo Safeway è tra i protagonisti il 29 e 30 settembre a Carbonia di Revivas, organizzata da Alessia Littarru e Ivan Scarpa: due serate tutte da ballare con le hit degli anni ’80 e ’90 e ospiti come Richard Sanderson autore del ‘lento’ Reality (Il tempo delle mele), Gazebo e Neja.

Con lui sul palco allestito nel sito della Grande Miniera di Serbariu altri dj storici: Sandro Murru, Cesare Monni, Dario Prefumo, Robertino Gessa. “Il revival non potrà mai sparire, scandirà sempre i momenti più attesi di una serata a tutto ritmo – dice all’ANSA Oliva – è un viaggio emotivo che grazie alla musica ci riporta alla mente ricordi nascosti dal tempo e che riaffiorano per farci rivivere quelle stesse emozioni”. A 16 anni era già dietro i microfoni di Antenna libera, poi Holiday, Radio Luna.

A 19 registra il suo primo disco, “Follow me”. Qualche anno dopo lascia il Sulcis per Riccione. La Riviera romagnola si rivela terra promessa: gli bastano due serate per mostrare il suo talento e ritagliarsi uno spazio tra le consolle di locali ‘in’ come Baia Imperiale o Peter Pan. Il dj sardo ha attraversato numerose stagioni, il periodo d’oro delle discoteche con le piste strapiene. “I tempi sono cambiati – ammette Oliva – dall’epoca del disco in vinile ai cd per poi arrivare ad oggi ai sofisticati file digitali che offrono una qualità altissima”.

Da disc jockey resident nei locali durante le stagioni, oggi Carlo Oliva viene chiamato come Guest in veste di dj o di cantante, con il suo nome d’arte Safeway, dalle discoteche di mezza Europa. Ma il legame con la Sardegna non si è mai interrotto e dal comune romagnolo trasmette per il network sardo Radio Supersound. “Oggi il dj non è più l’improvvisato ‘metti dischi’ che si intervallava con le vecchie orchestre di liscio per proporre i lenti e tre ‘shake’, così si chiamavano i dischi da discoteca – rievoca ancora Oliva – deve essere un imprenditore di sè stesso e conoscere oltre alla musica gli strumenti tecnologici”.

A Carbonia, promette, non mancheranno le sue hit preferite, “The final countdown” degli Europe e “Mad desire” di Den Harrow. “Mi preparo alla gioia di rivedere la mia terra, il Sulcis, e i miei amici che porterò sempre nel cuore – confessa – In quell’affascinante scenario tutto prenderà forma e sarà emozionante, come se il tempo non fosse mai andato avanti”.