Polemica sulla proposta di legge sulla cannabis in discussione alla Camera da oltre due anni e che approderà in Aula giovedì dopo che, però, prima dell’estate è stata stralciata la parte riguardante la legalizzazione ed è rimasta solo quella riguardante l’uso terapeutico.

“Purtroppo – sottolinea il relatore della proposta di legge, Daniele farina di SI – il testo che andrà in Aula sulla Cannabis non risponde alle richieste e alle aspettative su questo tema. Un testo molto distante dalla discussione pubblica di questi anni nel nostro Paese e dalle esperienze concrete ormai diffuse in diversi Stati del mondo. Per queste ragioni ho ritenuto di presentare le dimissioni da relatore. Dimissioni necessarie che rendono più libero me e il gruppo di Sinistra Italiana-Possibile per il confronto in Aula”.

“Da sempre sono un convinto sostenitore della legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati come argine al monopolio criminale”, premette Farina. “La commissione – prosegue Farina – ha bocciato tutte le proposte emendative volte ad ampliare il testo dalla sua ultima formulazione. E’ stata bocciata una regolazione dello Stato diversa dall’attuale monopolio delle organizzazioni criminali. Bocciata persino la liceità della coltivazione personale, anche solo per l’uso terapeutico. Un testo molto timido anche per i fini, terapeutici, che vorrebbe facilitare al punto da dubitare fortemente della sua efficacia. Il PD ha scelto la via più semplice che però avrà pochissimi effetti sui cittadini cui nello specifico la legge si rivolge e al loro diritto alla salute, oggi largamente disatteso. Un testo distante anni luce dalla sensibilità maturata nel Paese che poteva essere adottato con atti ministeriali. Continuerò a lavorare perché cambi, cercando di superare un impianto totalmente arretrato”, conclude Farina.