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“In Italia è in corso un processo di riforma che mina profondamente la garanzia delle risorse che dovrebbero essere garantite dallo Stato, un processo portato avanti da tutte le forze politiche in campo e che non condividiamo”.

Così il rappresentante degli studenti dell’Università di Cagliari, Roberto Vacca, ha lanciato un appello durante l’inaugurazione dell’anno accademico con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Vacca ha ricordato che c’è stato un taglio di risorse pari all’1,9%, 2 milioni e mezzo in meno rispetto allo scorso anno: “non solo si taglia ma si mira a ridistribuire le risorse non premiando l’eccellenza ma andando a discapito di chi è sotto la media. C’è un disegno politico di premiare i grandi atenei, siti in contesti sviluppati, mentre le altre università vengono considerate di serie B. E realtà come la nostra sono più che svantaggiate”.

Non è mancato anche un riferimento ad Antonio Gramsci, nel giorno in cui Mattarella si recherà a Ghilarza (Oristano) proprio per visitare Casa Gramsci. “Lui parlava anche di una questione sarda in quella Meridionale – ha detto – Oggi gli strumenti per riequilibrare non sono sufficienti e allora la domanda è semplice: l’università in Sardegna serve a qualcosa?”.

Infine anche un appello a tutta la comunità accademica per “rilanciare la mobilitazione e il dibattito sul ruolo degli atenei sardi. E’ tempo di non aspettare, non lasciateci da soli questa volta”.