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“Ormai è evidente a tutti una realtà tecnico scientifica che da anni ci sforziamo di diffondere nella sua semplicità: l’Ambito Unico sardo non è ottimale in relazione al servizio idrico”. Lo afferma il consigliere regionale del Pd Roberto Deriu, che chiede alla Giunta,insieme al colleghi Rossella Pinna Salvatore Demontis, Luigi Lotto, Daniela Forma, Alessandro Collu, Antonio Gaia, Anna Maria Busia, Valter Piscedda,  Giampiero Comandini e Francesco Agus, di conoscere l’entità di un prestito obbligazionario che Abbanoa, Ente unico di Gestione delle Acque in Sardegna, intenderebbe emettere. A quale scopo e quando è stata presa questa decisione, sono gli interrogativi per i quali Deriu, da sempre contrario all’Ambito unico regionale, chiede risposte alla Giunta.

 

C’è da valutare anche un altro aspetto statutario, secondo Deriu e i colleghi: “Nel caso in cui la decisione venga assunta, in che modo potrebbe essere conciliabile con l’articolo 6 dello statuto di Abbanoa, dov’è previsto che la società debba avere un capitale totalmente pubblico”. Quello della Sardegna “è un ambito troppo grande che crea diseconomie di scala. Per ottenere i servizi al costo unitario più basso possibile, cioè ottimalità, bisogna ridurre le dimensioni dell’ambito”.

 

“Tutte le azioni di accanimento manageriale, che tendono alla ristrutturazione continua del ‘mostruoso edificio industriale’ e finanziario in ambito errato – dice Deriu -, provoca soltanto un rinvio del collasso, ingigantendo però le proporzioni del disastro economico finanziario e gestionale. Che sono scaricate per ora sulla fiscalità generale, ma in seguito dovranno ripercuotersi fatalmente sulla tariffa”, quindi sugli utenti e sulle famiglie, concludono i consiglieri regionali.

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