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Se il Movimento pastori sardi prepara la mobilitazione, la Confederazione italiana agricoltori (Cia), non sta a guardare e davanti alla crisi delle campagne pressa la Giunta regionale perchè “traduca gli impegni in interventi concreti erogati ai produttori”, sollecitando l’avvio di un “progetto strategico” per il futuro del comparto.

“I passi in avanti compiuti con l’indicazione delle risorse da destinare agli interventi, se non accompagnati e tradotti in azioni concrete, in tempi rapidi ed accettabili, corrono il rischio che, come accaduto con il provvedimento dei 14 milioni di euro del febbraio scorso, si traducano in un nulla di fatto – sostengono i vertici dell’associazione riuniti nella direzione regionale – Abbiamo la sensazione che, ancora oggi, la gravità della crisi e l’esigenza di interventi concreti ed immediati, che siano capaci di indurre una svolta, non siano percepiti in tutta la loro reale portata”.

Secondo la Cia, i percorsi indicati sono “lontani e pieni di ostacoli per garantire ai pastori la possibilità di ricevere immediatamente gli interventi di cui il comparto ha estrema necessità”. Inoltre l’organizzazione sollecita “interventi strutturali contestuali all’intervento sull’emergenza”. In particolare nel settore ovicaprino il problema rimane “governare il prodotto” e per questo è necessaria “l’unità di intenti di tutti i soggetti che influiscono ed operano nel settore ed una iniziativa adeguata dell’Organizzazione Interprofessionale Oilos e dei Consorzi di Tutela”.

“Le soluzioni vanno tutte trovate ma non siamo disponibili a fornire alibi a nessuno – osserva la Cia – Si lavori per utilizzare al meglio le risorse stanziate con i provvedimenti del Consiglio regionale. Le decisioni sull’utilizzo delle risorse sono in capo a chi ha la responsabilità di governo, assessore all’Agricoltura e Giunta regionale tanto meno possono essere scaricate sulle Organizzazioni professionali o sugli strumenti tecnici istituzionali che hanno ben altri compiti”.