“Dopo aver lavorato per vent’anni alla costruzione di una filiera della qualità, adesso il Consorzio sardo grano Cappelli rischia di perdere tutto. Visto che le trattative con il nuovo esclusivista sembrano non approdare a nulla, è opportuno che intervenga il Ministero per salvaguardare le aziende dell’isola che hanno riscoperto e diffuso la rara varietà di grano”.

Lo afferma Andrea Vallascas, capogruppo M5s in Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati, che ha presentato un’interrogazione al ministro delle Politiche Agricole sulla vicenda della perdita dell’esclusiva sul grano Cappelli da parte del Consorzio sardo grano Cappelli a vantaggio della Società italiana sementi. “Sarebbe inaccettabile – spiega Vallascas – che i nostri agricoltori nonché il Consorzio sardo grano Cappelli venissero esclusi dalla filiera nazionale, dopo che la filiera è nata grazie proprio all’impulso e al lavoro ventennale degli operatori della Sardegna.

Insomma, una beffa visto che, quando hanno iniziato, vent’anni fa, il grano Cappelli non interessava a nessuno. Oggi, invece, dopo che si è creato un grande interesse per questa varietà di grano con grandi prospettive di sviluppo, soprattutto nel settore del bio, la Sardegna ha perso l’esclusiva”. “Il rischio – prosegue il parlamentare del M5S – è che si perda un patrimonio di competenze tecniche e gestionali con l’aggravante che i nostri operatori possano essere esclusi da un mercato che offre grandi prospettive. Insomma, si prospetta un grave danno per il comparto agricolo e per la Sardegna.

Al Ministro – conclude Vallascas – viene chiesto di intervenire per tutelare la filiera nazionale del grano “Cappelli”, a garanzia di consumatori e operatori, e soprattutto per salvaguardare l’operatività delle aziende sarde e del Consorzio, visto l’impegno ventennale nella riscoperta e diffusione della varietà di grano”.