Edilizia (Archivio Cagliaripad)

Mobilitazione sotto Natale per il mondo del lavoro edile in Sardegna.

Lunedì 18 dicembre, in concomitanza con l’iniziativa nazionale promossa dalle segreterie di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, che hanno dichiarato lo sciopero generale del settore, i vertici dei tre sindacati sardi si stanno già mobilitando per l’iniziativa. Tra i motivi dell’astensione dal lavoro il mancato rinnovo del contratto con la piattaforma proposta ferma al palo. Per il segretario regionale della Filca Cisl, Giovanni Matta, “in Sardegna le motivazioni per una massiccia adesione allo sciopero del 18 Dicembre sono decisamente raddoppiate: la contrattazione integrativa è ferma da 11 anni e questo si riverbera negativamente sulla condizione dei lavoratori che percepiscono meno salario rispetto ad altre realtà regionali, fruiscono minori tutele e soprattutto sono esposti a gravi, gravissimi forme di precariato”.

“Sarà l’occasione per focalizzare meglio la condizione del lavoro edile oggi in Sardegna – aggiunge – Intanto il lavoro che non c’è, che manca e che bisogna creare anche per offrire una immediata risposta ai disoccupati. E poi la rivoluzione culturale che bisogna attuare all’interno del sistema produttivo edile. Occorre riqualificare il lavoro – conclude Matta – dare certezza a coloro che intraprendono questa attività produttiva, rilanciare le tutele attraverso il rafforzamento degli strumenti della bilateralità ad iniziare da quelli che agiscono sul fronte della salute del lavoratore”.