C’è un “fiuto cristiano per andare avanti senza cadere nelle cordate della corruzione”. Così il Papa nella messa a Santa Marta commentando il Vangelo sull’amministratore che sperpera i beni del padrone e una volta scoperto continua a rubare con altri complici. “Una vera cordata di corruzione”, l’ha definita: “Quando fanno le cordate della corruzione sono potenti; persino arrivano anche ad atteggiamenti mafiosi”. “Preghiamo per i corrotti: poveretti, che trovino l’uscita da quel carcere nel quale loro sono voluti entrare”, ha concluso Francesco.