Gianni Iervolino, 74 anni, imprenditore di origini campane ma olbiese d’adozione, è stato condannato a un anno e quattro mesi per stalking.

La sentenza questa mattina in tribunale a Tempio Pausania. Assistito dall’avvocato Ettore Licheri, Iervolino è stato riconosciuto colpevole di atti persecutori ai danni di una donna di 40 anni: era stata lei a denunciarlo per una serie di episodi avvenuti tra il 2016 e il 2017: email, messaggi, pedinamenti e un accesso all’interno della sua abitazione.

L’uomo è molto noto in tutta la Sardegna come proprietario di una serie di lavanderie industriali e, soprattutto, come editore dell’emittente televisiva regionale 5 Stelle Sardegna, prossima al fallimento dopo il licenziamento nel 2015 di tutti i tecnici e dei giornalisti. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’imprenditore si sarebbe reso responsabile anche dell’attivazione del piano antiterrorismo all’Università La Sapienza di Roma dove era stato scoperto mentre, mascherato con baffi e parrucca, assisteva e filmava la laurea della donna vittima dello stalking. Iervolino dovrà anche risarcirla con 7.500 euro.