Sabato 18 novembre l’intera comunità di Mores apre le porte ai visitatori per celebrare “Ammentos de sa die de Santa Cadrina”, concedendo momenti di grande aggregazione tra degustazioni, stand di prodotti tipici, musica e artigianato accanto a grandi fuochi posizionati nelle piazze del centro.

Come per le precedenti otto edizioni, ci si prepara a ospitare in paese migliaia di persone. Grande protagonista sarà sua maestà “su mannale”, cioè il maiale adulto, le cui carni sono uno dei fondamenti della gastronomia logudorese con arrosti, purpuza, salsicce, sanguinaccio, testincassetta, guanciale e lardo. L’epicentro della manifestazione sarà via Vespucci, dove la tradizione vuole che  esponessero “sos mannales” lungo “sa carrela” per essere macellati di fronte allo sguardo del vicinato, al quale veniva offerta una parte delle carni cucinate sul momento.

È infatti usanza che nelle giornate limitrofe alla ricorrenza di Santa Caterina, le famiglie uccidessero il maiale più grosso per trarne gran parte delle provviste necessarie a trascorrere l’inverno. E i prodotti derivati rappresentavano un’importante fonte di sostentamento in periodi di diffusa povertà.

Il sentimento per la tradizione è rimasto immutato ma sono cambiati i metodi di macellazione. Per l’occasione gli animali saranno abbattuti in una struttura idonea e certificata, sotto la supervisione dall’associazione culturale Nostra Signora di Todorache che ha organizzato l’evento, e si occupa in particolare dei festeggiamenti delle Marie nel mese di settembre.

Le degustazioni, accompagnate da un bicchiere di ottimo vino locale, saranno aperte al pubblico a partire dalle 12 fino a tarda sera, previo pagamento di un modesto tiket. Notevole valore simbolico avranno i fuochi lungo le piazze, che non a caso faranno da accogliente cornice alla manifestazione: una delle pietanze più caratteristiche e gustose di questa ricorrenza è il sanguinaccio, nella sua peculiare ricetta morese conosciuta come “sàmbene in fiama”, che significa cucinato direttamente sulla fiamma.

Saranno abbinati percorsi con stand di espositori, dolci, ricette locali, caldarroste e artigianato con la produzione di maschere e lavorazione del legno. Un mini mercato di storie e tradizioni moresi a misura di visitatore.