“La Rai non rispetta la Convenzione stipulata per la gestione del servizio pubblico nella parte che riguarda la lingua sarda. Una grave violazione che segnaliamo al ministro competente per l’editoria Lotti, che aveva fatto un buon lavoro per il riconoscimento di pari dignità della nostra lingua”. Così il senatore Luciano Uras di Campo Progressista-Sardegna, che ha presentato un’interpellanza al Ministro per lo Sport – Dipartimento per l’informazione e l’editoria.

“Infatti, all’articolo 3 della Convenzione Ministero-Rai – ricorda Uras – è stabilito che, per ‘la produzione e distribuzione di trasmissioni radiofoniche e televisive, nonché di contenuti audiovisivi in lingua tedesca e ladina per la provincia autonoma di Bolzano, in lingua ladina per la provincia autonoma di Trento, in lingua sarda per la regione autonoma Sardegna, in lingua francese per la regione autonoma Valle d’Aosta e in lingua friulana e slovena per la regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il contratto di servizio definisce le modalità operative per l’applicazione delle disposizioni finalizzate alla tutela, nelle relative aree di appartenenza’”.

“La stesura proposta nel conseguente ‘Contratto di servizio 2018/2022’, in fase di esame preliminare nella Commissione parlamentare di Vigilanza RAI, appare insufficiente e incoerente per quanto riguarda la Sardegna. Infatti, mentre la Convenzione di affidamento pluriennale del servizio pubblico radiotelevisivo e multimediale alla Rai, fonte primaria del successivo Contratto, dispone che la lingua sarda sia specificatamente considerata con la medesima dignità di quanto era già previsto per le lingue friulano e sloveno, ladino e tedesco, francese, in Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, il Cda Rai ha dato via libera ad un testo che continua a mortificare non solo la nostra lingua ma l’intera comunità dei sardi”.