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Manca una settimana all’ingresso in Aula della manovra finanziaria da 7,7 miliardi di euro. Il conto alla rovescia, che terminerà il 5 dicembre, scatta domani con “Lavoro, ultima chiamata”, la mobilitazione della Cgil alla Fiera di Cagliari che porterà al Palacongressi oltre mille lavoratori, delegati e giovani provenienti da tutti i settori produttivi e i territori dell’Isola.

Il sindacato rilancerà la proposta di inserire nella manovra un fondo da 100 milioni per supportare un piano per il lavoro. “Sarà l’ultima occasione utile, almeno in questa legislatura, per costruire la ripresa dell’occupazione in Sardegna – ha anticipato il segretario regionale, Michele Carrus – Consiglio e maggioranza sappiano cogliere, migliorare e tradurre nella manovra le proposte della Cgil dettagliate nei vari incontri con indirizzi, modalità e obiettivi precisi”. Richieste anche sul versante del Reddito di inclusione sociale arrivano, in particolare, da una delle forze della coalizione, Art 1 Mdp, che insiste perché siano stanziate risorse adeguate per il Reis. Lo stesso fa l’Anci.

“Non possiamo non considerare la situazione della povertà nell’Isola, soprattutto in riferimento ai dati sul Reis – ha spiegato venerdì il presidente Emiliano Deiana – nel 2017 i nuclei familiari che hanno presentato richiesta sono circa 21mila, mancano per il 2017 circa 40 milioni di euro”. Va anche detto che sia l’assessore al Bilancio, Raffaele Paci, che il governatore Francesco PIgliaru, hanno offerto rassicurazioni. Il primo proprio rispondendo alle proposte della Cgil: “Stiamo lavorando a un pacchetto strutturato di politiche per il lavoro da inserire in Finanziaria prima dell’ingresso in Aula”.

Il governatore le ha date ieri, in occasione di un convegno del Pd a Guspini (Cagliari): “Dobbiamo saper parlare alla gente meglio che nelle finanziarie precedenti. Temi importanti sono il lavoro, l’inclusione e il Reis (Reddito di inclusione sociale). Siamo tra i primi ad averlo istituito e se funziona dobbiamo garantirci che abbia risorse adeguate”.