Il Parco nazionale dell’Asinara domani compie 20 anni e i suoi vertici celebrano questo straordinario traguardo con un annullo filatelico e la possibilità di timbrare i francobolli creati nel 2007 e nel 2015. La ricorrenza sarà l’occasione per ricordare la nascita di quell’area e l’istituzione del Parco grazie al decreto ministeriale, che perimetrò l’intera isola. In vent’anni la presenza del Parco ha cambiato il volto all’ex carcere, ormai trasformato in un’oasi naturalistica, e ha preservato l’ambiente.

In questo ventennio il Parco è stato presieduto da Eugenio Cossu, Pietro Deidda e Pasqualino Federici. Da oltre un anno le funzioni di presidente sono esercitate dal vicepresidente Antonio Diana, sindaco di Stintino, coadivato dal direttivo – di cui fanno parte Marco Vannini, Luciano Mura, Sean Wheeler, Gigi Pittalis, Delfo Poddighe, Riccardo Paddeu e Angelo Amelio – e dal direttore, Pierpaolo Congiatu. “Il parco ha puntato sulla conservazione della natura e la cura della biodiversità dell’isola – dice Diana – con un occhio di riguardo all’educazione ambientale e alla ricerca scientifica”.

Senza mai dimenticare la storia con l’Osservatorio della Memoria a Cala d’Oliva, dove sono custoditi gli archivi del carcere. E poi la Casa del Parco e il recupero delle strutture di Cala Reale. La realizzazione dell’Osservatorio del mare alla Casa del fanalista, il centro di recupero animali marini, l’Osservatorio della fauna a Tumbarino, con oltre un ventennio di attività di studio delle migrazioni, rappresentano poi i fiori all’occhiello della valorizzazione della natura che il parco ha sempre ricercato.

“Oggi il turismo sostenibile è un punto fermo per l’area, che deve aprirsi al territorio e al mondo – prosegue il vicepresidente – si sono sviluppate 50 microaziende con più di 300 addetti, che offrono escursioni a vela, visite guidate, pesca-turismo, bici, trekking e cavallo. Per festeggiare i 20 anni di attività tante le iniziative del Parco: dalla pulizia delle spiagge, alla liberazione di tartarughe marine ai Monumenti Aperti all’apertura del sito archeologico sommerso di Cala Reale.