In seguito a diverse segnalazioni da parte di cittadini molto preoccupati, le Associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra hanno inoltrato (6 dicembre 2017) una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione di opportuni provvedimenti alle Amministrazioni pubbliche competenti – tra le quali l’A.R.P.A.S., il Settore ecologia della Città Metropolitana di Cagliari, la ATS Sardegna – Cagliari, il Comune di Cagliari – con riferimento al corretto funzionamento della cabina di trasformazione dell’energia elettrica Enel di Via Flumendosa a Cagliari, ubicata all’interno di un condominio privato a brevissima distanza dagli appartamenti adibiti ad abitazione e a un’attività commerciale.

Infatti, negli anni passati tra gli abitanti del condominio si sarebbero verificati diversi decessi per tumore, mentre attualmente ad almeno due condomini sono state diagnosticate delle forme tumorali, che destano forti preoccupazioni e molti dubbi sul corretto funzionamento dell’impianto in questione.
Come noto, la normativa in materia per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettromagnetici fissa i limiti di esposizione e i valori di attenzione, per la prevenzione degli effetti a breve termine e dei possibili effetti a lungo termine nella popolazione dovuti alla esposizione ai campi elettromagnetici generati da sorgenti fisse con frequenza compresa tra 100 kHz e 300 GHz e fissa, inoltre, gli obiettivi di qualità, ai fini della progressiva minimizzazione della esposizione ai campi medesimi e l’individuazione delle tecniche di misurazione dei livelli di esposizione.

Si rammenta inoltre che uno dei principi sui quali si fonda la politica dell’Unione Europea in materia ambientale, e che deve guidare le azioni ed i provvedimenti delle pubbliche amministrazioni, è rappresentato dal principio di precauzione (art. 191 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, ex art. 174 TCE) al fine di garantire un alto livello di protezione dell’ambiente e della salute umana grazie all’adozione di provvedimenti e misure preventive in caso di rischio.
Pertanto, gli Amici della Terra e il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, insieme ai tanti cittadini preoccupati per la propria salute, auspicano un solerte intervento dal parte delle Amministrazioni pubbliche competenti al fine di verificare il corretto funzionamento dell’impianto in oggetto ovvero la presenza di eventuali anomalie tali da costituire pericolo per la salute umana o per la qualità dell’ambiente, ed eventualmente valutare il trasferimento in altro sito idoneo della cabina di trasformazione in argomento.