Finanziaria regionale, il passaggio alla Camera della legge di stabilità e, sullo sfondo, prove di tenuta di una coalizione di centrosinistra dove, a differenza di quanto accade a livello nazionale, continuano a convivere Pd e Art.1-Mdp.

“Da parte di tutti c’è la volontà di conservare questo patrimonio a prescindere dal quadro nazionale”, ha detto, infatti, il deputato Michele Piras (Art.1-Mdp) subito dopo il vertice interistituzionale con i parlamentari sardi convocato a Villa Devoto dal governatore Francesco Pigliaru. “Qui non abbiamo né Alfano né Renzi – ha aggiunto – e non ho mai pensato che a cascata si potesse rompere a Roma e automaticamente a Cagliari”. Al tavolo Pigliaru ha illustrato il pacchetto di interventi previsti in finanziaria su lavoro, Reis e università, e nello stesso tempo ha chiesto l’impegno dei parlamentari, soprattutto dei deputati, sulla partita dei fondi per le Province e i Comuni che si giocherà la settimana prossima in occasione del passaggio della manovra nazionale a Montecitorio.

“Un incontro utile per rafforzare il lavoro che Giunta e parlamentari stanno portando avanti da qualche tempo, dopo la chiusura di una fase caratterizzata da qualche conflittualità evitabile tra i partiti e il presidente – ha commentato il segretario regionale e senatore del Pd, Giuseppe Luigi Cucca – siamo convinti che nei prossimi mesi sarà reso visibile il lavoro svolto, sia durante la legislatura regionale che in quella nazionale, perché entrambe hanno segnato un profondo cambiamento rispetto al passato, affrontando numerosi temi sensibili e annosi”. “Basti pensare al tema delle servitù militari, sul quale si sta per chiudere un’intesa storica, e all’energia, i cui recenti risultati sono il frutto della stretta collaborazione tra Giunta e Governo, favorita dal lavoro di squadra dei parlamentari del Pd e del centrosinistra”, ha sottolineato il leader dem in Sardegna. Il senatore di Campo progressista, Luciano Uras, ha auspicato che il prossimo incontro sia esteso anche ai parlamentari della minoranza. Il nuovo vertice interistituzionale si dovrebbe tenere già ai primi di gennaio 2018.