Comincia questo fine settimana, il 16 e 17 dicembre, “In a Mosaic World”, il nuovo progetto teatrale itinerante, sensoriale e multiculturale promosso dalla Cooperativa Sociale Il Sicomoro Onlus e diretto dal regista Karim Galici che coinvolgerà cittadini residenti e migranti della città di Cagliari e della sua provincia e che si estenderà anche per tutto il 2018 con laboratori multidisciplinari e spettacoli.

Il progetto ha vinto il bando della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale destinato a “Progetti innovativi e qualificati in materia di politiche di integrazione degli immigrati non comunitari”, classificandosi tra i primi 8 che sono risultati idonei e finanziabili.

Come tessere di un mosaico, le vite delle persone provenienti da diverse parti del mondo compongono la trama variegata di città e territori. L’arte è un modo per conoscerle e superare i pregiudizi: è questo, in sintesi, lo spirito del progetto “In a Mosaic World” che nasce dalla collaborazione di Karim Galici con Il Sicomoro Onlus, dopo la positiva esperienza di “Vita nella Città – Cagliari aperta al mondo”, progetto site specific per il paesaggio urbano vincitore del bando MigrArti che si è svolto da aprile a luglio 2017 con la regia di Galici e il Sicomoro nel ruolo di partner. Al progetto parteciperà anche l’associazione culturale Impatto Teatro, specializzata in teatro sensoriale.

Dopo la prima metà di dicembre dedicata ad attività propedeutiche di ricerca e studio, si entra nel vivo a Sarroch sabato 16 dicembre con una giornata di laboratorio intensivo cui parteciperanno 20 ragazzi, tra cui alcuni minori non accompagnati, provenienti da Asia e Africa e ospiti delle case di accoglienza di Frutti d’Oro, Sarroch, Selargius, Cagliari e Quartu Sant’Elena gestite da Il Sicomoro, che lavoreranno insieme ai ragazzi che frequentano l’oratorio della Parrocchia di Santa Maria Vittoria. Il laboratorio privilegerà l’aspetto ludico del teatro e incentiverà il lavoro di gruppo per realizzare uno spettacolo di giochi di strada che andrà in scena domenica mattina, 17 dicembre, a partire dalle ore 11 nella piazza Repubblica.

Per il 2018 sono previste tre fasi: una di ricerca sul campo sulle culture presenti nel territorio, con videointerviste e incontri nei centri di accoglienza e nelle scuole; la seconda sarà incentrata su laboratori di teatro, danza, musica, sartoria, scenografia, video e nuove tecnologie cui parteciperanno migranti, studenti degli istituti superiori e i cittadini che vorranno iscriversi; la terza sarà dedicata agli esiti scenici previsti per la fine dell’anno.

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IL PROGETTO

Una città non si misura dalla sua lunghezza e larghezza,
ma dall’ampiezza della sua visione e dall’altezza dei suoi sogni.
(Herb Caen)

Le migrazioni, specie quelle forzate, devono essere raccontate affinché il fenomeno sia compreso nella sua complessità e la comunità accogliente deve essere dotata di strumenti di lettura e di interpretazione del fenomeno. Il progetto “In a Mosaic World” partendo da queste riflessioni vuole creare azioni di inclusione sociale attraverso percorsi artistici dove poter esprimere e conoscere le nuove culture delle nostre città con i suoi nuovi abitanti.
Da dove vengono? Cos’hanno lasciato nel loro passato e cosa credono di trovare nel loro futuro?
Il diverso da noi può suscitare una serie infinita di domande, ma spesso ci si limita a stare in superficie con paure e chiusure. Conoscere e accogliere le differenze, ma anche le tante somiglianze, potrà dimostrare come ognuno di noi è tanto diverso quanto uguale e lo sconosciuto è solo l’amico che ancora non conosciamo. Il progetto “In a Mosaic World” vuole innanzitutto approfondire la conoscenza della diversità che popola i nostri territori. Come in un mosaico, le tessere possono essere tanto differenti quanto sinonimo e simbolo di unione. Nella creazione di un’opera d’arte, così come in una società armonica, le singole alterità concorrono pariteticamente alla bellezza dell’insieme e in ogni singola parte è racchiusa l’essenza del tutto.
In questa prima fase saranno coinvolti 90 migranti – di cui 42 sono minori – da 7 centri di accoglienza (Cagliari, Quartu Sant’Elena, Selargius, Capoterra, Sarroch) e provenienti da Algeria, Bangladesh, Camerun, Costa d’Avorio, Eritrea, Gambia, Ghana, Guinea, Mali, Nigeria, Pakistan, Senegal, Sierra Leone, Sudan e Togo. La partecipazione sarà estesa anche alle altre comunità straniere presenti sul territorio, con particolare riferimento a quelle poco conosciute o visibili. Saranno inoltre coinvolti gli studenti di diversi istituti, tra cui il liceo artistico “Foiso Fois” e il Conservatorio di Musica “G.P. Da Palestrina”. Verranno coinvolti inoltre i residenti in un’ottica di scambio, conoscenza, sinergia e contaminazione delle culture.
Ognuno porterà nel processo di creazione la sua diversità come ricchezza di un patrimonio comune, che si svilupperà tra le storie di chi vive adesso il territorio, ma anche di chi l’ha vissuta, o chi la vivrà. Storie di chi nell’isola è nato e di chi ha attraversato mari e continenti per arrivarci. Ricordi di armonia o conflitti, speranze, musiche, lingue, divinità e amori. Tutto si mescolerà come le tessere di uno straordinario mosaico.

LA COOPERATIVA SOCIALE IL SICOMORO ONLUS
La Cooperativa Sociale Il Sicomoro Onlus, nata nel 2006 dall’incontro di diverse professionalità ed esperienze formative in ambito umanistico e psico-sociale, sin dalla sua costituzione si occupa di progettazione e gestione di interventi nei confronti dei minori e dei giovani, promuovendo la cultura e l’azione pedagogica delle attività ludiche e ricreative. Collabora con diverse istituzioni scolastiche del territorio comunale di Cagliari e con l’Amministrazione Comunale – Assessorato alle Politiche Giovanili ed Assessorato alla Politiche Scolastiche, nonché numerosi attori del privato sociale. Dal 2008 è socia di Ali per Giocare, Associazione Nazionale dei Ludobus e delle Ludoteche. Sin dal 2007 si occupa dell’accoglienza dei Minori Stranieri Non Accompagnati. È impegnata nell’accoglienza dei profughi e dei richiedenti asilo, in progetti di assistenza e di accompagnamento all’inclusione sociale e lavorativa.

IL REGISTA KARIM GALICI
Karim Galici, 40 anni, di Cagliari, è regista, attore e manager culturale. Laureato in Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo (D.A.M.S) all’Università degli studi di Roma Tre e Master in Management per lo Spettacolo (MASP) alla SDA Bocconi. Si diploma allo Studio Internazionale dell’Attore “Permis De Conduire” e inizia la sua carriera nel ’99 debuttando nel ruolo di Amleto al Teatro Agorà di Roma. Nello stesso anno partecipa alla fondazione del Teatro delle Apparizioni con cui resterà sino al 2001. Dal 2002 inizia una collaborazione con il Living Theatre e fonda la compagnia Impatto Teatro con la quale approfondisce il teatro sensoriale. Nel 2006/2007 si trasferisce a Milano per studiare all’Accademia Teatro alla Scala e al Piccolo Teatro. Dal 2013 collabora con il Teatro de los Sentidos di Barcellona con cui ha realizzato l’ultimo spettacolo all’interno del Festival Teatralia di Madrid (2016). Dal 2013 al 2015 collabora come freelance con diverse associazioni – tra cui TiconZero, Spazio Danza, Permar, Theandric, Sineglossa e Riverrun – nella realizzazione di workshop, spettacoli e grandi eventi. Tra i tanti eventi di questi anni realizza Bassa Continua – Toni sul Po (gran finale del Progetto Ligabue di Mario Perrotta) che vince il Premio Ubu 2015 come Miglior Progetto Artistico/Organizzativo e il Premio della Critica 2015. Fino all’estate 2017 lavora come direttore organizzativo e regista con ASMED, che ha prodotto i suoi ultimi spettacoli “Il Museo danzante” (2016), “Invisible Space. Viaggio nelle città invisibili” (prodotto nel 2016) “Vita nella città – Cagliari aperta al mondo” (Premio MigrArti 2017).