A metà gennaio la Regione saprà se potrà derogare alla legge Brunetta e assumere tutti i circa 270 lavoratori dell’Associazione regionale lavoratori Sardegna (Aras), che, in base ad una legge approvata nel 2009 e mai impugnata dal governo, possono godere di una stabilizzazione all’interno dell’apparato regionale. Una norma che ancora non è stata applicata. Per questo motivo anche oggi un gruppo di dipendenti Aras, con le loro magliette rosse, si sono ritrovati in presidio davanti al Consiglio regionale, dove poi hanno incontrato il presidente dell’Assemblea Gianfranco Ganau, i capigruppo e l’assessore del Personale Filippo Spanu.

“E proprio in questo incontro – spiega Paola Naitana, una delle portavoce dei lavoratori – Spanu ha preso l’impegno di chiedere questa deroga alla legge Brunetta. La Regione presenterà i quesiti al Ministero della Funzione Pubblica e a metà gennaio dicembre gennaio si sarà la risposta su questa deroga che permetterebbe di stabilizzare tutti. Soprattutto – osserva – la nostra sistemazione all’interno della pianta organica della Regiore porterebbe a un notevole risparmio economico per le casse regionali”.

“Il Consiglio regionale, approvando all’unanimità sia la legge del 2009 che un ordine del giorno nel 2014, ha dimostrato di credere nel ruolo che i professionisti dell’Ara svolgono nell’assistenza tecnica all’agricoltura sarda – ha detto Ganau – ora si tratta di verificare se, dal punto vista giuridico e normativo, è possibile ottenere dallo Stato una deroga alla normativa vigente in materia di accesso alla pubblica amministrazione: la strada è stretta ma la percorreremo fino in fondo”.