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I volontari della Lipu hanno utilizzato anche i droni per individuare le trappole dei cacciatori di frodo che operano nel Sulcis Iglesiente. Da pochi giorni si è concluso il campo antibracconaggio nel corso del quale sono state eliminate 930 trappole piazzate per catturare i volatili per preparare le “grive”, piatto locale tipico delle feste natalizie. Reti per uccellagione sono state cercate anche nel Sarrabus, ma non ne sono state trovate.

“A causa, con tutta probabilità, della grave siccità di quest’anno – dichiara Gigliola Magliocco, coordinatrice del campo antibracconaggio della Lipu – la macchia mediterranea ha prodotto pochissimi frutti come lentisco, mirto e corbezzolo. Per questo gli uccelli non si sono avvicinati ma nonostante ciò abbiamo disattivato numerosi sentieri attrezzati di trappole per uccelli, in attesa di essere attivati dai bracconieri non appena si rimetterà in moto la migrazione, e smontato diverse trappole per la cattura di ungulati”.

E la Lipu lancia l’appello ai cittadini. “Facciamo appello a tutta la popolazione affinché non consumi le ‘grive’ in occasione delle prossime festività – aggiunge il presidente della Lipu, Fulvio Mamone Capria -. Il bracconaggio in questa bellissima zona della Sardegna è ancora una triste realtà ma le azioni che abbiamo realizzato in questi anni per sensibilizzare ed educare in particolare le nuove generazioni, siamo certi, porteranno i frutti sperati”.