Una giornata dedicata a tutte quelle persone che ogni giorno vivono una vita piena di difficoltà e che devono lottare sia contro le barriere architettoniche fisiche che contro quelle mentali e i pregiudizi in particolare. È questa l’iniziativa che si è svolta il 22 dicembre all’interno dell’assemblea degli oltre 300 studenti dell’istituto tecnico industriale “Marconi” di Cagliari in via V.Pisano 7. La manifestazione è stata dedicata a tutte le persone che vivono la vita in modo un po’ diverso. “Quest’assemblea – sottolineano i rappresentanti d’istituto Emanuele Corongiu e Mirko Pusceddu – è stata un importante momento di riflessione sul tema in occasione delle giornate internazionali delle persone con disabilità che si svolgono dal 1981.

Hanno raccolto il nostro invito l’assessore comunale ai servizi sociali Ferdinando Sechi, alcuni atleti ed esponenti dell’associazione sportiva Sa. Spo onlus, il presidente della Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali Carmelo Addaris, il professor Giampiero Farru, referente della sede del Marconi e presidente del Centro di Servizio per il Volontariato Sardegna Solidale, gli studenti dell’istituto professionale Pertini con la preside Laura Caddeo. Abbiamo vissuto una giornata all’insegna dell’inclusione sociale, in cui tutti si sentono allo stesso livello e in cui le difficoltà di pochi diventano le difficolta di tutti”.

Così, dopo un dibattito molto partecipato in cui sono state ascoltate le testimonianze di alcuni atleti in carrozzina come Alessandro Cicu e Sandro Sechi e di Carmelo Addaris, studenti, professori (a partire dal preside del “Marconi-Buccari” Giancarlo Della Corte e dal presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru) si sono messi in carrozzina per una passeggiata nell’istituto e negli spazi circostanti per sperimentare nel concreto le difficoltà che deve sperimentare chi ogni giorno non può fare a meno della carrozzina.

E l’importanza dell’iniziativa di sensibilizzazione è stata rimarcata dal dirigente scolastico del “Buccari-Marconi” Giancarlo Della Corte: “Ci facciamo portavoce di questa battaglia di civiltà che deve essere portata nella vita di tutti i giorni. Troppo spesso le barriere sono soprattutto mentali che fisiche. Esprimo sdegno per tutti quelli che parcheggiano nei posti riservati ai disabili”. Sulla stessa linea il professor Giampiero Farru: “La scuola può fare un grande lavoro in questo senso. Rimettiamo le persone al centro: la nostra società deve fare un passo più in questa battaglia di civiltà”.

E per Carmelo Addaris, vicepresidente del comitato paralimpico regionale, l’assemblea è stata un importante momento di presa di coscienza: “Lo sport è uno strumento fondamentale che favorisce l’integrazione e l’autodeterminazione della persona soprattutto in caso di traumi e permette di avere un’autonomia sia fisica che psicologica. Oggi finalmente si parla dei giochi paralimpici: abbiamo intrapreso la strada giusta”. Felicissimo dell’iniziativa anche Luciano Lisci, presidente della Sa.Spo, nata con lo scopo di favorire l’inserimento della persona disabile nella società attraverso lo sport: “Questa giornata è stata importantissima per sensibilizzare i giovani e far capire le difficoltà dovute alle tante barriere architettoniche, dobbiamo abbattere soprattutto le barriere mentali”.