I casi accertati di meningite “sono in linea con la curva epidemiologica della patologia in Sardegna dal 2011 al 2017, con maggiore concentrazione nei mesi invernali”. Dopo la morte del giovane di Tortolì per aver contratto il batterio meningococco di tipo B, quarto caso di meningite nell’Isola nel giro di pochi giorni, l’Ats-Assl dell’Ogliastra rassicura: “non si può parlare di epidemia”.

L’azienda precisa inoltre che sebbene la vaccinazione sia “sempre opportuna”, sono stati sottoposti a profilassi antibiotica solo le persone venute in stretto contatto con il ragazzo deceduto, cioè “coloro che hanno frequentato regolarmente (quotidianamente) il paziente, come i conviventi, partner sessuali, compagni di classe, compagni di lavoro che condividono la stessa stanza, operatori sanitari esposti”. Il periodo di contatto per cui è necessaria la profilassi (10 giorni precedenti il manifestarsi della patologia) è trascorso e dunque le possibilità di contagio sono ormai remote”, precisa la Assl. “Chi ha avuto solo contatti indiretti con il paziente non deve sottoporsi ad alcuna profilassi – conferma l’azienda – Può però informare il proprio medico curante per avere informazioni o in presenza di sintomi quali febbre alta e cefalea”.

Nel frattempo, ai contatti più stretti del giovane “sarà offerta gratuitamente la vaccinazione per il meningococco di tipo B, come da protocollo”. Il vaccino è gratuito per i nati nel 2017 e per alcune categorie a rischio. Per tutti gli altri è a pagamento. “Le scorte di vaccini sono sufficienti, e qualora necessario, ne verranno acquistate delle altre”, annuncia l’azienda.