Per raccontare Nereide Rudas, psichiatra sarda di fama internazionale scomparsa lo scorso anno, ci vorrebbe una vita. Ma anche un convegno può essere importante. Innanzitutto per rendere omaggio alla prima italiana a capo di una clinica psichiatrica. E poi per provare a “sistematizzare” i diversi contributi che Rudas ha dato al mondo della cultura. È l’obiettivo della giornata di lavori in programma venerdì 19 gennaio nell’aula magna del Rettorato dell’Universitá di Cagliari.
“Importante – spiega all’ANSA Maria Antonietta Mongiu, presidente Lamas e SardegnaSoprattutto Cagliari – a un anno della sua scomparsa, ricordare la figura fondamentale di Nereide Rudas soprattutto per i suoi studi sulla donna sarda: ha ribaltato dei paradigmi creandone nuovi. Sono stati degli studi fondamentali, dall’inizi agli ultimi sul muliericidio. Su alcuni temi ha spazzato via degli stereotipi, penso in particolare al matriarcato”. Con uno sguardo e l’attenzione da scienziata. “Le patologie – aggiunge Mongiu – le ha viste e studiate”.
Profonda conoscitrice del pensiero e dell’opera di Antonio Gramsci, era alla guida dell’Istituto sardo a lui intitolato. La studiosa era anche presidente della Società italiana di Psichiatria forense. Autrice e coautrice di varie pubblicazioni, ha iniziato a studiare medicina in un’epoca in cui il campo era precluso alle donne.
In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il 26 novembre scorso, Rudas aveva sottolineato la distanza tra la donna e la sua società e auspicato: “il mondo deve iniziare a parlare il più presto possibile con voce di donna”. “Un convegno fortemente da Giulia giornaliste – spiega la presidente Susi Ronchi – per una grande donna, psichiatra e amica. Con le voci di donne e uomini che hanno percorso un tratto di strada insieme. La consideriamo una giornata puzzle con brevi sessioni. Prendendo in esame il suo pensiero – Rudas è stata un’antesignana della medicina di genere – analizzeremo gli sviluppi su riequilibrio di genere, linguaggio, violenza. Siamo impegnate nella battaglia a nome di altre a costruire il nostro Pantheon. Dove c’è sicuramente Nereide Rudas”.