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L’incontro di ieri sera col sindaco Andrea Lutzu non è bastato a scongiurare il rischio di uno sciopero dei cavalieri che di fatto farebbe saltare la prossima edizione della Sartiglia, la tradizionale giostra equestre che da più di 500 anni si corre a Oristano l’ultima domenica e l’ultimo martedì di Carnevale.

Decisivo sarà ora il faccia a faccia atteso per i prossimi giorni col questore Giovanni Aliquò. Se insisterà sulla richiesta di esclusione dei cavalieri con precedenti penali e di controlli antidoping e alcoltest per tutti i 126 cavalieri, Cumponidoris compresi, lo sciopero rischia di diventare quasi automatico. A quel punto l’11 e il 13 febbraio a salire a cavallo e scendere alla stella sul percorso di via Duomo sarebbero solo le pariglie dei due Cumponidoris, come era già successo nell’ormai lontano 1980. Nessun problema, invece, se i controlli saranno a campione e solo nei giorni della corsa o in quelli immediatamente a ridosso.

“Niente di più di quello che prevede l’ordinanza Martini sull’uso dei cavalli nelle manifestazioni popolari, che rispettiamo già dal 2011”, hanno ribadito i cavalieri nel corso dell’incontro col primo cittadino. Stesso discorso per la questione relativa all’esclusione di chi ha precedenti penali. Per le manifestazioni equestri come la Sartiglia la legge Martini prevede lo stop dei cavalieri con condanne per reati legati a maltrattamenti e uccisione di animali o alla partecipazione a corse e scommesse clandestine. Secondo quanto hanno riferito i cavalieri, il questore avrebbe invece sollecitato l’esclusione per qualsiasi tipologia di reato.

Per quanto riguarda i rapporti col Comune e la Fondazione Sa Sartiglia che organizza la giostra, i cavalieri nell’incontro col sindaco hanno ribadito la richiesta di una pista per gli allenamenti, di pagamento dei rimborsi spese relativi al 2016 e al 2017 e di una assicurazione non solo per i danni a terzi ma anche per i propri in caso di incidenti. Tuttavia, visti i tempi ridottissimi a disposizione, si accontenterebbero di un intervento anche solo simbolico di riconoscimento del loro ruolo di protagonisti della Sartiglia.