“Prendo spunto da quanto ha affermato il ministro Minniti nel corso dell’incontro in prefettura dove ha espresso un concetto fondamentale per noi del Consiglio delle Autonomie Locali: bisogna pensare ad un modello di Stato che non sia più centralista ma che si fondi ancora più su quell’articolo 5 della costituzione che favorisce il più ampio decentramento amministrativo, al fine di dare dignità all’azione di governo delle autonomie locali.

Solo pensando ad una organizzazione statuale che valorizzi il ruolo degli enti locali si può pensare ad una democrazia su misura di ogni cittadino. Le autonomie locali sono state pensate affinché ogni comunità possa avere un ruolo decisionale rispetto alle proprie particolari esigenze”. Lo ha detto il presidente del Cal Andrea Soddu, sindaco di Nuoro, nel suo intervento durante l’incontro con il ministro dell’Interno nella sala consiliare del Palazzo della Provincia di Nuoro.

“Prendo piacevolmente atto di queste parole quasi insolite pronunciate da un ministro della Repubblica. Contemporaneamente si è detto che ad una maggior valorizzazione delle autonomie locali bisogna avere un’ottica inter istituzionale: tutte le istituzioni dello Stato, da quelle locali a quelle nazionali, civili e militari, devono cooperare per il bene comune parlandosi da pari a pari. Io ritengo che questi due punti fermi, se noi li focalizziamo per bene – ha proseguito Soddu – sono di per sé un antidoto alla violenza contro gli amministratori, perché vanno a costruire una rete forte di rapporti, se non andiamo a costruire questa rete di protezione, la democrazia del nostro paese sarà in pericolo perché nessuno si candiderà come amministratore locale se non si sentirà garantito sotto il profilo della sicurezza.

Lo vediamo già nella nostra isola, dove sono in aumento i casi di tornate elettorali dove si presenta una sola lista o dove addirittura non si candida nessuno ad amministrare il proprio paese. Siamo davanti a percentuali allarmanti”.