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“Ci tenevo ad essere presente per esprimere solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime di quel terribile 10 aprile 1991, quando 140 passeggeri persero la vita nella collisione tra un traghetto e una petroliera: un terribile dramma che sconvolse anche la coscienza del Paese, una pagina nera”.

Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, intervenendo alla presentazione della relazione finale della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla Moby Prince.

“Sono passati 27 anni da allora, ma il tempo – ha sottolineato Grasso – non può lenire il dolore, la rabbia e la frustrazione di quanti non hanno voluto rinunciare ala giustizia e alla ricostruzione della verità e purtroppo ci sono stati ostacoli all’accertamento dei fatti ed occorre fare luce piena”. Anche i lavori della commissione hanno dimostrato che, ha aggiunto Grasso, “non tutto è stato chiarito, si può immaginare che si voleva coprire qualcosa, cha alcune persone potevano essere salvate”.

“Esprimo vicinanza alle famiglie delle vittime” della tragedia della Moby Prince che “dopo 27 anni è una ferita ancora aperta nella storia del Paese”. A Grasso si aggiunge anche il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in un messaggio inviato a Silvio Lai, presidente della commissione d’inchiesta sulla Moby Prince – incidente del 10 aprile 1991 nel quale persero la vita 140 persone – che oggi ha presentato la relazione conclusiva. Gentiloni ha ringraziato i componenti della commissione “per la scrupolosa attività di indagine”.

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