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“La Saremar fa causa alla Regione per l’atto di indirizzo che mise in campo la flotta sarda: tutto ciò è ridicolo, sono finzioni giuridiche che servono solo a far lavorare gli avvocati”. Così all’ANSA l’esponente di Forza Italia, Ugo Cappellacci, che nel 2011 e 2012, da presidente della Regione, chiese alla compagnia di navigazione di fare la spola tra l’Isola e i porti di Civitavecchia e Vado Ligure con l’obiettivo di calmierare i prezzi dei traghetti.

L’operazione si rivelò in perdita già in alta stagione, in inverno Saremar perse 11 milioni di euro. Nel 2014 la Commissione europea condannò la compagnia a restituire 10,8 milioni presi dalla Regione per far quadrare i conti. Oggi la Saremar cita in giudizio la Regione – l’atto è scritto dagli avvocati Gabriele Racugno e Cristiano Cincotti – perché ritiene di aver subito un danno.

“Basta prendere le delibere di quegli anni e si vedrà che l’indirizzo esiste – ha spiegato Cappellacci a margine della presentazione dei candidati di Forza Italia alle prossime elezioni politiche – ed era quello di dar vita alla flotta sarda tenendo una contabilità separata al fine di assicurare l’economicità dell’operazione e il pareggio”. Semmai, ha concluso l’ex governatore, “è la Regione che dovrebbe prendersela con Saremar se qualcosa non è andata in questo senso”. Sulla decisione della Commissione Ue: “Fu assurda e le motivazioni pure”.