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Foto simbolica

Si sarebbe giocato quasi 180 mila euro ai videopoker, denari sottratti al Comune di Samatzai (Cagliari) per il quale lavora. Con questa accusa, un anno e mezzo fa, un dirigente dell’economato di Samatzai, Cosimo Mele, 40 anni di Serramanna, era stato arrestato su ordine di custodia cautelare del Gip del Tribunale di Cagliari.

L’inchiesta penale nei suoi confronti è ancora aperta, ma nel frattempo la Corte dei Conti lo ha condannato a restituire all’Ente i soldi sottratti per il gioco e quelli del danno arrecato al Comune. Durante il processo davanti ai magistrati erariali i difensori hanno sollevato la questione della patologia certificata da gioco d’azzardo compulsivo che avrebbe influito pesantemente nella vicenda, ma la Corte dei Conti ha deciso comunque di condannare il 40enne ritenendolo capace di intendere e di volere.

Ora bisognerà attendere la conclusione delle indagini per capire come andrà a finire il versante penale della vicenda. Nel frattempo, depositata la sentenza, i legali del funzionario potranno ora studiare il ricorso alla sezione centrale d’appello della Corte dei Conti.