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E’ rientrato stamane in Italia, all’aeroporto di Fiumicino, Stefano Bulla, 48enne cagliaritano, arrestato a Pattaya, in Thailandia, circa dieci giorni fa, dalla polizia Thailandese in stretta collaborazione con lo Scip – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia ed il coordinamento dellïEsperto per la Sicurezza della Direzione Centrale della Polizia Criminale per il Sud est Asia ed Oceania di stanza a Bangkok.

Bulla, soprannominato “Kickbull”, condannato per riciclaggio, truffa ed altri reati, ad oltre 6 anni di reclusione, è un cultore delle arti marziali e si era stabilito a Pattaya dove aveva iniziato una collaborazione con una palestra locale. Di fatto nel momento della sua cattura, la polizia thai sotto l’egida di osservazione dello Scip per evitare un’eventuale reazione violenta da parte dell’uomo, esperto di arti marziali, due volte campione del mondo e sette volte campione europeo di tae-kwon-do, ha isolato la zona di residenza, precedendo il blitz con accurati e scrupolosi sopralluoghi.

All’arrivo a Fiumicino, espletate le formalità dellïarresto sul territorio nazionale presso lïUfficio di Polizia di Frontiera Aerea, è stato associato presso un carcere romano, in attesa di essere posto a disposizione dellïautorità giudiziaria cagliaritana.