Un milione di euro di risorse comunali per la messa in sicurezza di via Pastrengo e di via Castelfidardo, nell’ambito dell’intervento di risanamento del sottosuolo e della riqualificazione della zona tra piazza d’Armi e Tuvumannu, dopo i crolli del 2008. E’ aperto da ieri il cantiere per il secondo lotto di lavori.

Le risorse a disposizione ammontano complessivamente a 4.500.000 milioni di euro per tre lotti nel quartiere. Un intervento di messa in sicurezza del sottosuolo è previsto anche nella piazza d’Armi e sarà seguito dalla realizzazione di una rotatoria. Come già successo con il primo lotto in via Peschiera e via Marengo, sarà realizzato un cunicolo sotto il manto stradale che ospiterà tutte le reti tecnologiche.

A lavori conclusi, lo spazio sarà organizzato come una vera e propria “camera” con pareti di calcestruzzo, facilmente ispezionabile dai tecnici e attraversata da condotte di varie dimensioni, che ospitano le reti principali e le loro diramazioni verso le abitazioni private. Grazie alla protezione delle reti idriche ed elettrica all’interno di tubi, sarà possibile scongiurare qualunque perdita e le infiltrazioni di acqua nel sottosuolo, causa principale del fenomeno del cosiddetto sinkhole, il crollo improvviso del terreno. Questa struttura e la conseguente gestione del sottosuolo, oltre all’obbiettivo primario di evitare le infiltrazioni, rendono più semplici ed efficienti ispezioni e manutenzioni delle reti stesse da parte degli enti competenti. Il monitoraggio già effettuato sul cunicolo realizzato nelle vie Peschiera e in parte della via Marengo ha consentito di rilevare l’efficacia della soluzione tecnica adottata. Una volta risanato il sottosuolo, saranno realizzati il nuovo manto stradale, i nuovi marciapiedi e l’illuminazione pubblica. Il cantiere parte da via Castelfidardo, all’angolo con via Peschiera, e proseguirà poi nella via Pastrengo fino all’incrocio con via Goito.

Da qui, a seguire, partirà il terzo lotto di lavori che interesserà la via Montenotte e il tratto restante di via Castelfidardo, con cui si chiuderà l’anello. Per l’esecuzione dei lavori, la cui durata prevista è di 200 giorni.