Hanno donato il sangue in segno di protesta i dipendenti del Corpo forestale della Sardegna che chiedono lo stesso riconoscimento giuridico, pensionistico e ordinamentale delle forze di polizia, così come previsto dalla legge Madia per le regioni a statuto ordinario.
“Siamo qui per un’azione simbolica – ha spiegato il segretario generale di Fendres-Safor, Ignazio Masala, che con altri 80 lavoratori ha donato il sangue nelle autoemoteche in sosta all’angolo della Rinascente in via Roma a Cagliari – da 27 anni lo doniamo per difendere il nostro territorio senza un riconoscimento che ci equipari ai nostri colleghi carabinieri forestali, visto che riceviamo lo stesso trattamento giuridico degli altri dipendenti regionali”.
Eppure, aggiunge, “sostituiamo il corpo forestale dello Stato in tutte le attività di repressione ambientale”. Del corpo forestale della Sardegna fanno parte 1.300 lavoratori distribuiti in 82 stazioni forestali, 10 basi navali e 11 basi antincendio. L’equiparazione alle forze di polizia consentirebbe anche il turn over del personale con età pensionabile inferiore come previsto per i lavori usuranti. “Noi abbiamo un età media di 58 anni e dovremmo andare in pensione a 67 – conclude Masala – ma in questo modo il ricambio generazionale non è garantito e, di fatto, ci viene impedito di svolgere nel migliore dei modi il lavoro sempre fatto in difesa del territorio dell’Isola”.