La Fioto Sardegna, l’associazione che riunisce le imprese sarde del comparto ortoprotesico, si scaglia nuovamente contro il servizio di fornitura regionale della Sardegna. L’occasione arriva dopo l’appello di Serenella Verano, madre di Giuseppina Ferru, immobilizzata a letto, che da tempo è in attesa di un macchinario che però, tra promesse e dietrofront, sta tardando ad arrivare.

“Questa – a parlare è il portavoce di Fioto Sardegna Salvatore Ruggiu – è l’ennesima dimostrazione dell’inadeguatezza del servizio di fornitura degli ausili ortoprotesici affidato dalla Regione alla ditta Home Care Solutions di Pontedera. Poco importa se il sollevatore necessario alla signora per potersi alzare dal letto perché affetta da sclerosi multipla, sia stato consegnato ieri. Non è pensabile che abbia dovuto attendere 5 lunghi mesi prima che ciò avvenisse. E non è moralmente accettabile che abbia dovuto sollecitare di continuo l’impresa e l’assessorato regionale per vedere riconosciuto quello che è un suo diritto”.

“Lo abbiamo detto all’indomani dell’affidamento dell’appalto – continua la nota – il servizio di fornitura, manutenzione e sanificazione degli ausili doveva rimanere in Sardegna perché a pagarne il prezzo sarebbero stati in primo luogo i pazienti, senza contare i costi in termini di decine di posti di lavoro che garantivano le imprese isolane. Il caso di Sestu, che non è il primo e non sarà l’ultimo, è la conferma di quello che da mesi la Fioto Sardegna chiede alla Regione: fare un passo indietro, convocare un tavolo per discutere le modalità di una nuova gestione della fornitura degli ausili. Da parte nostra ribadiamo la disponibilità a rivedere al ribasso i tariffari, consci della precarietà della situazione finanziaria”.

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