La barzelletta che gli USA e i loro schiavi (Italia compresa) vogliono la pace e intervengono solo per fare rispettare i diritti umani non fa più ridere.

Dal 1991 gli USA e i loro alleati hanno approfittato del crollo dell’URSS per rapinare le risorse strategiche mondiali causando decine di conflitti, finanziando terroristi sanguinari e provocando la morte di milioni di persone e la distruzione di intere civiltà.

Soltanto nell’operazione “Iraq freedom”, cioè l’invasione dell’Iraq del 2003, sono state circa 500mila le vittime (secondo uno studio dell’Università di Washignton).

Gli Stati Uniti sono stati in guerra il 93% del tempo, dalla loro fondazione nel 1776, vale a dire 222 dei 239 anni della loro esistenza. Se vogliamo considerare soltanto gli ultimi 30 anni (Dagli anni Novanta a oggi appunto), il bilancio è tragico. Tra guerre direttamente a guida statunitense e guerre a guerra NATO, l’Occidente vive in un regime di sistematica e continua tensione bellica:

1990 – Prima guerra del Golfo, occupazione americana di Panama

1991 – Prima guerra del Golfo

1992 – Conflitto in Iraq

1993 – Conflitto in Iraq

1994 – Conflitto in Iraq, Stati Uniti invadono Haiti

1995 – Conflitto in Iraq, Haiti, bombardamenti NATO della Bosnia-Erzegovina

1996 – Conflitto in Iraq

1998 – Bombardamento di Iraq, Afghanistan e missili contro il Sudan

1999 – Guerra del Kosovo

2001 – Guerra in Afghanistan

2002 – Guerra in Afghanistan e Yemen

2003 – Guerra in Afghanistan e in Iraq

2004 – 2006 – Guerra in Afghanistan, Iraq, Pakistan e Yemen

2007 – Guerra in Afghanistan, Iraq, Pakistan, Somalia e Yemen

2008 – 2010 – Guerra in Afghanistan, Iraq, Pakistan e Yemen

2011 – Guerra in Afghanistan, Iraq, Pakistan, Somalia e Yemen; Conflitto in Libia

2011 – 2015 – Guerra in Afghanistan, Iraq. Guerra civile in Ucraina e Siria (con terroristi e golpisti sostenuti direttamente dagli USA e dai loro alleati europei).

Dall’elenco sono tralasciate le operazioni segrete della CIA rivolte a sostenere colpi di stati di regimi favorevoli alle politiche commerciali e alla geopolitica favorevoli agli USA, come in pratica tutte le cosiddette rivoluzioni arancioni..

In tutto questo gli USA si permettono persino di bacchettare gli alleati NATO perché alcuni non raggiungono il 2% di spese militari, come l’Italia. Ma il rapporto MIL€X 2018, recentemente presentato alla stampa, mostra come la spesa militare italiana sia in costante aumento (questo ovviamente va in deroga ai bacchettoni economici dell’austerity europea e al famoso rapporto del 3% deficit / PIL). L’Italia spende 25 miliardi di euro annui in armi (l’1,4% del PIL), con un aumento del 4% rispetto al 2017 che rafforza la tendenza di crescita avviata dal governo Renzi (+8,6 % rispetto al 2015) e che riprende la dinamica incrementale delle ultime tre legislature (+25,8% dal 2006) precedente la crisi del 2008.  Insomma aumenta la crisi aumentano i soldi investiti in armi!

Gli USA e il loro sistema di alleanze sono ad oggi il nemico numero uno dell’umanità e della pace e rappresentano il vero fattore destabilizzante per gli equilibri geopolitici internazionali. Il resto sono barzellette e fake news.

In tutto questo il governo Pigliaru ha recentemente firmato, a nome del popolo sardo, la resa all’occupazione militare della Sardegna (senza avere una rappresentanza adeguata, visto il carattere antidemocratico della presente legge elettorale).

La ragione di questo accordo, come della contro offensiva mediatica voluta dall’EI dopo la rinascita del movimento sardo contro l’occupazione militare in Sardegna, sta nelle parole del capo di stato maggiore della Difesa Claudio Graziano pronunciate recentemente proprio in occasione della sua visita in Sardegna: «la Sardegna è sempre più strategica, per la situazione globale del Mediterraneo, lo è per il ruolo che riveste nelle nostre forze armate».

La traduzione è da leggersi in tal modo: «siccome la Sardegna è strategica per le forze armate fatevela piacere e smettetela di parlare di dismissione e di chiusura o riconversione dei poligoni».

La guerra è l’unica dimensione che gli USA conoscono e finché l’Italia sarà nella NATO è l’unico orizzonte possibile per l’Italia e finché la Sardegna starà in Italia è l’unico destino dell’isola.

In tutto questo, quando sentite parlare di cattivoni che ammazzano i bambini e che quindi si meritano una bella invasione di marines che gli insegnino a suon di bombe e missili intelligenti come ripristinare la pace, ricordatevi le frottole raccontate su Yugoslavia, Afghanistan, Iraq, Libia e via discorrendo. Ricordatevi gli allarmi sugli attentati all’antrace, ricordatevi le frottole sulle “armi di distruzioni di massa” irachene e sugli inesistenti legami tra integralismo islamico e partito ba’thista. E ricordatevi che la pace si costruisce con la pace e non con la guerra e con l’imperialismo!

Cristiano Sabino