Francesco Puddinu si è avvalso della facoltà di non rispondere. Interrogato questa mattina in carcere dal gip del tribunale di Sassari, Michele Contini, l’operaio forestale di Nughedu San Nicolò arrestato con l’accusa di aver investito con la sua auto e poi gettato in un dirupo il compaesano Giovanni Antonio Pedranghelu, ha scelto la linea del silenzio.

“Francesco Puddinu ha deciso per motivi di opportunità processuale di avvalersi della facoltà di non rispondere al giudice”, spiega l’avvocato difensore Angelo Merlini. “Da parte mia concordo con tale decisione, anche per poter consentire che i molteplici processi mediatici aperti ovunque, possano essere celebrati in tutta tranquillità senza l’inutile appesantimento della presenza di alcuna tesi difensiva”, conclude con accento polemico il legale.

Puddinu è stato arrestato due giorni fa dai carabinieri su disposizione della Procura di Sassari, che con il pm Mario Leo, contesta al 47enne i reati di lesioni stradali colpose aggravate dall’assunzione di alcol, omissione di soccorso, alterazione dei luoghi del crimine e lesioni aggravate. A indicare come colpevole di questi reati Puddinu, è stata la stessa vittima: Giovanni Antonio Pedranghelu, assistito dall’avvocato Tonino Secci, dopo essersi risvegliato dal coma, dal suo letto di ospedale ha dichiarato ai carabinieri di essere stato investito dall’auto del compaesano e poi scaraventato in un dirupo.

In giornata il gip potrebbe depositare l’ordinanza con cui convalida o meno gli arresti in carcere di Puddinu. Intanto il medico legale Valeria Piredda, nominata dalla famiglia della vittima ha svolto una prima perizia sulle ferite riportate da Pedranghelu, e nei prossimi giorni un’altra perizia simile sarà effettuata da un ctu incaricato dalla Procura.