Tempo permettendo, ogni giorno della prossima settimana potrebbe essere quello giusto per dare il via alle operazioni di rimozione e affondamento in mare della carcassa del capodoglio rinvenuta il 22 marzo scorso tra gli scogli di Punta Maimoni, nel litorale di Cabras.

Il progetto predisposto dal Comune di Cabras, in collaborazione con gli specialisti dell’area Marina Protetta Sinis Mal di Ventre, ha infatti ottenuto il via libera della Azienda sanitaria locale e della Guardia Costiera di Oristano e ora resta solo da decidere la data di avvio delle operazioni, che prevedono anche il ricorso a una impresa privata. Intanto la carcassa del capodoglio, una femmina subadulta lunga una decina di metri e pesante almeno cinque tonnellate, ormai è in fase di avanzata decomposizione. Non c’è più la processione dei curiosi che nei giorni successivi al rinvenimento aveva destato anche qualche preoccupazione, tanto che il Comune aveva dovuto emanare una ordinanza che impediva di avvicinarsi alla carcassa.

Il progetto di rimozione prevede l’imbragamento della carcassa, che sarà poi trascinata al largo per essere affondata non lontano dallo scoglio del Catalano, all’interno dell’area marina Protetta, dove è vietata la navigazione e qualsiasi attività di pesca.