Un protocollo tra il Centro per la giustizia minorile della Sardegna e il Comune di Nuoro consentirà di prendere in carico quei giovani, soprattutto minorenni, che hanno avuto problemi con la giustizia e di attuare programmi e interventi integrati in loro favore.

Questa mattina la firma in Municipio tra il sindaco di Nuoro Andrea Soddu, il rappresentante del Centro per la giustizia minorile per la Sardegna Giampaolo Cassitta, Grazia Mazzone dell’Ufficio servizio sociale minorenni (Usm) di Sassari e della sezione distaccata di Nuoro e Maria Dettori, dirigente del settore Servizi Sociali del Comune Nuoro.

“Questo è un momento importante perché scommettiamo sui ragazzi e quindi sul futuro – ha spiegato Cassitta – con questa iniziativa vogliamo rimettere al centro il minore. Ci occuperemo dei ragazzi dai 14 ai 18 anni fin da quando arriva la segnalazione in Procura, ma anche nella fase dell’espiazione della pena, che in moltissimi casi non è il carcere, ma un progetto di reinserimento individuale o un percorso in comunità. Si faranno sul minore una serie di attività studiando forme e soluzioni per farlo uscire da alcune forme di devianze. Di solito si lavora su misure alternative alla detenzione per allentare la tensione e favorire un percorso di integrazione nella società”.

“Oggi firmiamo il protocollo ma l’operatività ha anticipato il documento – ha detto Mazzone -. Lavoriamo così come abbiamo già iniziato a fare per la prevenzione e per la progettazione, non solo sui singoli casi ma su programmi più ampi: sul disagio, sul malessere, sui reati commessi. Prenderemo in carico il minore segnalato alla Procura e lo terremo sotto osservazione con una serie di attività. Nel Nuorese non esistono forme di criminalità organizzata che utilizzano i minori per delinquere, se non in casi residuali come quelli successi con lo spaccio”.

Soddisfatto il sindaco Soddu: “L’integrazione tra due istituzioni permetterà di dare un miglior servizio pubblico per i ragazzi per le famiglie e per le comunità. Il Comune saluta con ottimismo la firma di questo protocollo, sicuri che l’interattività tra istituzioni possa mitigare il grande problema della devianza minorile”.