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E’ ufficiale: la centrale a carbone prevista per l’approvvigionamento energetico dell’Eurallumina non si farà. Il progetto è stato stralciato e sostituito da quello che prevede, in accordo con l’Enel, il collegamento al vaporodotto attraverso la centrale Deledda di Portoscuso.

E’ quanto emerge al termine del tavolo tecnico al Ministero dell’Ambiente al quale hanno preso parte anche i tecnici dell’assessorato dell’Ambiente della Regione Sardegna guidati dalla direttrice generale, Paola Zinzula, e dal referente del Piano Sulcis, Tore Cherchi.

Il coinvolgimento del Ministero sospende la procedura regionale, che riprenderà una volta che arriverà il pronunciamento sulla valutazione di impatto ambientale nazionale (Via). La Rusal, da parte sua, potrà decidere se mantenere il procedimento con la variante proposta o presentare un nuovo progetto.

“Siamo soddisfatti – commenta l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano – era un’ipotesi già tentata nel 2012, ma che è diventata percorribile grazie al nostro lavoro, alla collaborazione e all’azione sinergica del ministro Calenda e del presidente Pigliaru, in coerenza con la strategia energetica nazionale e mantenendo l’equilibrio tra tutela dell’ambiente e occupazione. Accogliamo con favore che a Roma si sia fatta chiarezza sull’istruttoria che riguarda il progetto Eurallumina – aggiunge l’esponente della Giunta – stabilendo modalità e tempi sia per il livello nazionale che per quello regionale e riconoscendo l’importante lavoro fatto dai tecnici dell’assessorato”.