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“Ieri a Ottana si è tenuta una riunione molto partecipata, ma non ho ancora capito se fosse un incontro di sindaci, del Pds, o della Giunta, o di uno con il 3% che si candida a guidarci tutti con le sue idee folk”.

Lo ha detto Renato Soru, all’assemblea regionale del Pd oggi ad Abbasanta, a proposito della direzione nazionale del Partito dei Sardi celebrata in segno di solidarietà con la crisi dell’area industriale del centro Sardegna. “Ho trovato molto curioso lo slogan ‘mai più divisi’ – ha continuato l’europarlamentare riferendosi al segretario Pds, Paolo Maninchedda – interessante sentirlo da chi ha diviso qualsiasi cosa in cui è stato: eletto col Progetto Sardegna, dopo qualche mese è diventato di destra ed è venuto qui al Nuraghe Losa per dare la bandiera a Berlusconi col Psd’Az, poi stanco di dividersi si è fatto un partito con il quale è in Giunta pur non partecipando ai vertici di maggioranza”.

Poi però – ha aggiunto Soru – “ci spiega che lui è stato bravo ad amministrare. Il sindaco di Sennori può testimoniare: quando c’è stato un bando per finanziare le opere pubbliche del Comune, il sindaco è stato finanziato undici volte, e non stupirà che il sindaco di Sennori sia diventato un esponente importante del Partito dei sardi. A forza di sindaci di Sennori uno oggi può pensare di essere grande come un rospo che si gonfia, ma aveva e ha il 3%. Noi speriamo di ripartire dal 15% che comunque è cinque volte il 3%”, ha concluso Soru.